Oggi vi parliamo di una mostra molto particolare che potrete visitare al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto fino al 5 marzo 2017: La bambinaia di Rita Hayworth. Katja Snozzi, ritratti fotografici. Siamo stati invitati all’inaugurazione ma eravamo a Basilea per il nostro viaggio prenatalizio. Contiamo però di rimediare e di tornare presto al Museo Vela che amiamo molto per la sua offerta artistica inedita e ricercata.
La nuova esposizione vede protagonista Katja Snozzi, nata a Locarno, classe 1947, che nel suo percorso di studio e riflessione ha intrapreso un viaggio in Svizzera per ritrarre donne e uomini centenari. Il tema proposto quindi è di particolare rilevanza per le sue connotazioni politiche e sociali, quello dell’invecchiamento della popolazione.
Riflessione sulla “quarta età”
Katja Snozzi si confronta con la “quarta età” con uno sguardo fotografico che rivela grande intensità, vitalità, giovinezza di spirito nei volti immortalati. Il risultato del progetto fotografico è raccolto nella pubblicazione che accompagna la mostra con testi nelle quattro lingue nazionali: Jahrhundertmenschen – Anime centenni – Personnages d’un siècle – Fatschas centenaras (Edizioni Scheidegger & Spiess, Zurigo, 2016). La prefazione è a cura dell’ex Consigliera federale Ruth Dreifuss ed è seguita da riflessioni personali di Alberto Nessi, Amélie Plume, Alex Capus e Iso Camartin.
In mostra troverete una selezione di immagini tratte da questa ampia ricerca, una trentina di ritratti fotografici stampati in grande formato e, per la prima volta, ci sono anche immagini a colori. L’esposizione propone anche un confronto con lo scultore Vincenzo Vela (1820-1891), in particolare con alcuni suoi ritratti di personalità anziane.
Le ragioni della mostra
“Al centro della ricerca di entrambi gli artisti, la fotografa e lo scultore, si pone l’essere umano”, spiega Gianna A. Mina, Direttrice Museo Vincenzo Vela e curatrice dell’esposizione. “Dai volti e dalle pose traspare la storia personale di ciascuno, che a sua volta, in un sottile gioco di rimandi, si rispecchia nello sguardo di chi osserva. La possibilità di concentrare lo sguardo su singole fotografie di particolare forza espressiva – continua la curatrice – offre all’osservatore l’opportunità di instaurare un dialogo intimo con la persona effigiata e di confrontarsi con il tema stesso dell’esposizione: il volto segnato dal tempo inteso come un paesaggio variegato, sul quale si sono incisi i tratti del carattere e le emozioni, ma in cui si rispecchiano anche destini inaspettati. Alle straordinarie, talvolta bizzarre o quasi incredibili, esperienze di vita di alcune delle persone centenarie ritratte da Katja Snozzi si ispira il titolo dell’esposizione: in effetti Elisa, originaria della valle Onsernone, nei suoi anni giovanili è stata la bambinaia di Rebecca, la figlia di Rita Hayworth e di Orson Welles”.
Fotografa di guerra e di volti
Il Museo ha selezionato anche alcune immagini dei primi reportage della Snozzi, in primis fotografa di guerra. Sono raggruppate sotto il titolo Stories of Mankind e accendono i riflettori sull’importanza della difesa dei diritti umani.
A questo proposito, il Museo ha anche prodotto un dvd di Stories of Mankind, con le fotografie di Katja Snozzi e il montaggio di Marianne Quarti, accompagnate dalle musiche di Sandro Schneebeli.
Oltre alla mostra il Museo Vela vi invita a “Rel-azioni. Incontri di altro tipo”, un programma di appuntamenti collaterali che traggono spunto dal tema della mostra in corso. Info: www.museo-vela.ch
Katja Snozzi, la biografia
Nata a Locarno nel 1947, trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra il Kenya, la Svizzera tedesca e il Ticino. Dopo aver conseguito il diploma in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (oggi Zürcher Hochschule der Künste), nel 1970 si trasferisce a Berna, dove risiederà fino al 2000. Nel 1974 inizia l’attività di fotografa free lance, realizzando vari reportage in zone di crisi o di conflitto e in regioni devastate da catastrofi naturali.
Tra i suoi lavori, pubblicati su periodici nazionali e internazionali, figurano servizi sulla guerra civile in Libano, l’invasione statunitense dell’isola di Grenada, la carestia in Somalia, il genocidio in Ruanda, il conflitto in Bosnia, le aree terremotate dell’Irpinia e dell’Honduras. Fotografa accreditata a Palazzo federale (dal 1990), dal 1996 opera anche nel settore multimediale come libera professionista.
Esegue numerosi ritratti di personalità politiche, del mondo religioso e della cultura, tra cui Fidel Castro, il Dalai Lama e Max Frisch. Negli anni ’90 svolge diversi mandati in tutto il mondo per conto di organizzazioni umanitarie quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Croce Rossa Svizzera e la Fondazione SOS Villaggi dei Bambini.
Dal 2011 concentra la sua attenzione su realtà locali e nazionali: realizza in particolare cicli fotografici dedicati ai cittadini del neonato Comune di Terre di Pedemonte e alle persone centenarie che vivono in Svizzera. Attualmente vive e lavora a Verscio.