Secondo il Corriere del Ticino, la Svizzera soffre di problemi di mancanza di manodopera nel settore primario. In poche parole, c’è un gran bisogno di contadini. Attualmente mancano circa 300 apprendisti, il futuro personale qualificato di cui le aziende agricole necessitano. Il sistema scolastico svizzero prevede un periodo di tirocinio per i giovani, nel settore agricolo ne erano a disposizione 1.300. Mille sono stati assegnati e ne restano ancora circa 300 per chi ne fosse ancora alla ricerca poco prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Molti agricoltori svizzeri aspettano così invano il sostegno di un apprendista. Secondo Martin Schmutz, responsabile del settore della formazione presso l’Unione Svizzera dei Contadini (USC), “il numero di giovani che vuole apprendere la professione non basta per coprire le necessità di personale qualificato e, dato che una volta concluso l’apprendistato non tutti rimangono attivi nel settore, i bisogni sono ancora più grandi”.
La situazione, tuttavia, non è drammatica e ci sono parecchie differenze a seconda della varie professioni agricole. Precaria è comunque la situazione per gli orticoltori: quest’anno si sono annunciati solo sette giovani per apprendere la professione, quando ci sarebbe bisogno di 60-70 persone. Secondo Bruno Stucki dell’Unione svizzera dei produttori di verdura (USPV), la mancanza di nuove leve sull’arco di anni minaccia l’esistenza stessa della categoria professionale: “Nei prossimi anni spariranno diversi produttori di verdura, perché privi di seguito”. Secondo Martin Schmutz, “l’attività di orticoltore offre buone possibilità di carriera e si trova in fretta un posto di lavoro. Più il mondo è globalizzato più cresce il bisogno di prodotti locali”.
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