Mercoledì 22 aprile 2015 ha riaperto i battenti il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto (TI) con un’esposizione temporanea fino al 30 agosto 2015 dedicata alla scultrice friburghese Adèle d’Affry, duchessa di Castiglione Colonna, in arte: Marcello.
La nobildonna dovette scegliersi uno pseudonimo maschile per vincere i pregiudizi di genere e di rango che vigevano nell’ambiente artistico di metà ‘800 e, nonostante non potesse frequentare la scuola di belle arti, riuscì ugualmente a emergere e a farsi apprezzare da grandi artisti come Gustave Courbet, Mariano Fortuny, Auguste Clésinger o Jean-Baptiste Carpeaux.
In mostra ci sono numerose sculture in gesso, marmo, bronzo (tra le quali spiccano il meraviglioso busto di un capo abissino e una sua copia in formato ridotto della celeberrima “Pizia” che si trova all’Opera di Parigi). Artista a tutto tondo, di lei sono esposti anche quadri e disegni.
Un museo tra le colline
Nella carta geografica della Svizzera, Ligornetto è un piccolo punto accanto al confine occidentale con l’Italia, dove la propaggine meridionale del Canton Ticino si incunea tra le province di Varese e di Como. Qui, ai piedi del Monte San Giorgio, tra le dolci colline del Mendrisiotto, tra vigneti e prati, è nato Vincenzo Vela, uno dei più grandi scultori dell’800 che, dopo una brillante carriera come artista e accademico a Milano e Torino, è tornato nel suo Ticino per trascorrere gli ultimi anni della sua vita.
La sua splendida villa circondata da un parco profumato da cedri e glicini (il parco fa parte della rete dei Gardens of Switzerland, che riunisce i più bei giardini della Confederazione) è un museo dal 1898, anno della sua donazione alla Confederazione elvetica. Nel 2001 il Museo Vela è stato ridisegnato dall’architetto Mario Botta.
Ricerca e riflessione sugli artisti “secondari”
Oggi, dopo quindici mesi di lavori tecnici per migliorare la sicurezza e la climatizzazione, in linea con i più moderni standard europei, l’edificio riapre al pubblico rinnovato non solo nell’aspetto ma anche nella concezione. “Nella prima ristrutturazione – spiega Gianna A. Mina, direttrice del Museo – si è posta l’attenzione sull’artista Vincenzo Vela, sulla sua produzione di stampo politico. Oggi il Museo è protagonista di progetti di ricerca volti a rivalutare artisti definiti ‘secondari’ ma di grande rilievo come il fratello e il figlio di Vincenzo: Lorenzo e Spartaco al quale tra l’altro si deve anche l’atto di donazione della casa-museo“.
Nelle sale al piano terra sono dunque esposti i grandi gessi monumentali di Vincenzo Vela, tra i quali spiccano quelli dei nomi più famosi del Risorgimento italiano: Garibaldi, Cavour, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, oltre a una serie di busti di formato minore ma non di minore valore artistico, ottimamente evidenziati da una illuminazione a led che mette in risalto la plasticità delle forme. Oltre alle sculture, un interessante spazio è dedicato alla quadreria che porta alla luce la produzione pittorica di Lorenzo e Spartaco nel solco della tradizione lombarda e piemontese.
Informazioni utili
Indirizzo: Largo Vela 5, Ligornetto (TI)
Orario mostra “Marcello”: ore 10-17 (18 da giugno a settembre). Chiuso il lunedì, il 1° maggio, il 1° e il 15 agosto.
Ingresso: 12 Franchi. (Ridotto: 8 Franchi)
Come arrivare
In treno: Stazione Mendrisio, autopostale fino a Ligornetto Posta, poi 5 minuti a piedi.
In auto: Autostrada A2 da Chiasso, uscita Mendrisio, seguire per Varese/Stabio.
Internet: www.museo-vela.ch