Che sarebbe stata una lunga giornata lo sapevamo fin dal momento di organizzare il viaggio.
Nel tratto più bello della Linea dell’Albula della Ferrovia Retica, quello tra Preda e Filisur, è stato realizzato un sentiero, il Bahnerlebnisweg che tradotto suona come: Via dell’esperienza ferroviaria.
Diciassette minuti di viaggio e siamo arrivati a Preda. Al di là di un albergo, lo storico Kulm, qualche chalet e una fattoria, in questa frazione di Bergün/Filisur non c’è niente. Nondimeno è un posto importantissimo perché si trova esattamente allo sbocco settentrionale del lungo tunnel dell’Albula, quello che permette di collegare l’Engadina al Grigioni interno. La stazione di Preda è un punto strategico della linea – che è a binario singolo – perché consente l’incrocio tra i treni e ha una zona di manovra con binari di raccordo.
Il Bahnerlebnisweg, la Via dell’esperienza ferroviaria, parte proprio dalla stazione ma prima abbiamo voluto fare una deviazione per vedere il famoso Laj da Palpuogna, un lago dalle acque pulitissime che era stato addirittura eletto dagli spettatori di un programma televisivo come il più bello della Svizzera. Per arrivarci basta una mezz’oretta di cammino nel bosco. Un sentiero abbastanza facile da percorrere. Una volta giunti sul posto abbiamo capito il perché di questa nomina. Il lago è circondato dal bosco di larici, un posto tranquillo, paradiso dei pescatori e molto apprezzato da famiglie o gruppi di amici che trovano anche delle aree pic-nic con griglie e la legna a disposizione per preparare il proprio pranzo sul posto.
Purtroppo il tempo passa velocemente. Troppo in fretta! E noi avevamo ancora molta strada da fare. Per prima cosa dovevamo tornare a Preda e da lì proseguire sul lungo percorso fino a Bergün.
Da Preda il Bahnerlebnisweg è praticamente tutto in discesa. Il sentiero è segnato perfettamente e non ci si può perdere. Lungo il percorso ci sono ventisei stazioni dove sono collocati dei cartelli che raccontano la storia della Linea dell’Albula e spiegano le sue arditezze tecniche. Ci sono anche dei punti di sosta con la possibilità di accendere il fuoco e giochi per i bimbi.
Scendiamo tenendo i binari alla nostra destra, ben visibili, con i treni che salgono e scendono incessantemente. La costruzione di questo primo tratto della linea, come avevo già detto, è particolarmente difficile per la conformazione della stratta valle e per la costruzione è stato necessario realizzare numerose opere edili.
A questo punto, per completare l’esperienza ferroviaria mancava solamente la visita al Landwasser, l’opera ingegneristica più famosa di tutta la linea.
Non abbiamo percorso il sentiero a piedi. Abbiamo preferito scendere a Filisur in treno (sono solo dodici minuti nei quali si attraversano otto viadotti e undici tunnel) per riuscire a fare in tempo a prendere il Landwasser Express, il trenino stradale che parte due volte al giorno (alle 11:15 e alle 14:15) dalla stazione e porta proprio ai piedi del viadotto di Landwasser. Volendo, si arriva anche con una facile passeggiata di circa due chilometri e mezzo con la quale si raggiunge dapprima un punto panoramico e poi, proseguendo, verso il fiume Landwasser, si giunge in una gola sotto il viadotto.
Il Landwasser Express porta i turisti ai piedi del viadotto [Foto: Ferrovia retica]In qualsiasi modo si arrivi, il viadotto è da sempre la star della Linea dell’Albula, tanto è vero che il regista britannico Alfred Hitchcock lo riprese nel film La signora scompare del 1938. Il motivo di così chiara fama sta nella sua arditezza. A pochi minuti da Filisur, il viadotto del Landwasser sbuca improvvisamente e inaspettatamente da una galleria che termina su uno strapiombo roccioso, e scavalca la scoscesa gola del fiume con una stretta curva verso sinistra, il raggio è solo di cento metri per una lunghezza di 136 metri. Ha sei arcate ma poggia su tre piloni principali in pietra dolomia calcarea alti ben 65 metri e stretti con una luce, cioè la distanza tra i piloni, di venti metri.
E a proposito di vista dal basso… A causa della morfologia del territorio, per costruire il viadotto è stata adottata una soluzione tecnica particolare. Il problema principale per erigere i tre pilastri principali era il fiume Landwasser che avrebbe potuto allagare improvvisamente il cantiere. Con questa situazione, non sarebbe stato prudente allestire delle impalcature esterne stabili e così la soluzione fu di inglobare dentro ogni pilone una torre in ferro che faceva da sostegno per un ponte con gru. I tre piloni progredivano in altezza contemporaneamente e le torri con la gru salivano di conseguenza. In poche parole: invece di procedere dal basso come al solito, si calavano i materiali e si costruiva dall’alto.
Il viadotto del Landwasser in costruzione. Si vede la tecnica utilizzata [Foto: da Internet]Il viadotto del Landwasser è famosissimo per tutti questi motivi: la tecnica di costruzione, la posizione, la bellezza architettonica. È stato protagonista anche nel 2022 quando, per festeggiare i 175 anni della ferrovia in Svizzera, la Ferrovia Retica lo ha scelto come destinazione per il suo convoglio composto da ben venticinque elettrotreni Capricorn, per un totale di cento vagoni e 1’906 metri di lunghezza; il convoglio è partito significativamente da Preda percorrendo il tratto più bello della Linea dell’Albula. Questa speciale composizione detiene il Record mondiale di lunghezza per un treno viaggiatori.
Il treno dei record esce dal tunnel del Landwasser e impegna il viadotto [Foto: Ferrovia retica]Svizzy non era mai andato né sulla Linea dell’Albula né al Landwasser. È stato un viaggio breve ma intenso per tutte le cose che ha visto e vissuto e alla fine è stato molto contento dell’esperienza che si è rivelata tutto sommato abbastanza facile e alla portata di tutti.
Basta avere un po’ di voglia di camminare, e di avventurarsi alla scoperta di scenari in cui i paesaggi naturali incontrano il genio ingegneristico.
E in luoghi così belli non è difficile farsela venire.
Grazie per averci seguito fin qui. Potete leggere la prima e la seconda parte del reportage ai seguenti link:
Per la realizzazione di questo servizio Svizzy ringrazia:
Janine Westenberger di Bergün-Filisur Tourismus Turismo per l’organizzazione sul luogo;
Piccarda Frulli e Laura Zancolò di Svizzera Turismo – Roma, per l’organizzazione generale;
Enrico Bernasconi della Ferrovia retica – Milano, per il supporto
Swiss Travel System per averci fornito lo Swiss Travel Pass, un biglietto cumulativo per quasi tutti i mezzi di trasporto svizzeri e per l’accesso a quasi tutti i musei;
Hotel Piz Ela, Bergün per averci fatto sentire a casa.
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