Un paio di minuti di cammino in discesa lungo la Veja Megstra (la Via Maestra in romancio) separano la stazione di Bergün e il Museo dellaFerrovia Retica dal paese. Passiamo il ponte sull’Albula e subito siamo arrivati sulla piazza principale.
Dicevamo che Bergün è uno dei Borghi più belli della Svizzera dal 2018. Tanto bello che, nel 2017, il Consiglio comunale emanò uno strano divieto di fotografare il paesaggio con la motivazione che troppa bellezza avrebbe creato rimpianti a chi vi era stato e invidia a chi non era mai venuto da queste parti. In ogni caso si sarebbe procurato un dolore. Naturalmente era una trovata pubblicitaria, ma la cosa fu fatta seriamente con tanto di votazione e la proposta passò con 46 voti a favore e due voti contrari. Per i trasgressori erano perfino previste sanzioni pecunarie.
Sinceramente non sappiamo se qualcuno sia mai stato multato, però l’iniziativa fece un certo rumore e certamente Bergün è un paese molto bello da visitare.
E camminando lungo la Veja Alvra che in romancio significa Via Albula, ci accorgiamo che quasi tutte le facciate delle case sono decorate con la stessa tecnica dello sgraffito che avevamo già visto nella vicina Engadina. Gli edifici hanno un’architettura molto simile: in pietra massiccia con la facciata che dà sulla strada principale e le stalle allineate sul retro.
Alcuni edifici sono antichissimi, come il vecchio monastero che ospita l’albergo/ristorante Piz Ela (dove abbiamo ottimamente pernottato) di origine medioevale e protetto dall’equivalente delle Belle Arti svizzere, tanto che – come ci raccontava il direttore (italiano, come tutto lo staff) – per qualsiasi lavoro vogliano o debbano fare nella struttura devono ottenere gli appositi permessi e, addirittura non possono ricevere una classificazione ufficiale in stelle, proprio perché alcune cose non possono essere toccate.
Anche Svizzy ha voluto provare il latte fresco della fattoria bio Hof Gregori che è venduto, in un vecchio vagone ferroviario (di nuovo il treno!) insieme a tante altre leccornie: formaggi, salumi, burro, uova…
A Bergün si va per camminare. Approfittando della bella giornata e delle ore di luce, Svizzy decide di fare una passeggiata fino alla frazione Latsch a mezza costa sul versante nord della valle, sopra un altopiano soleggiato. Un campanile ci segnala la direzione e un bel sentiero in mezzo al bosco sale dalla stazione di Bergün verso il villaggio.
Ci godiamo questo bel panorama dall’alto e vediamo il paese sotto di noi con i treni rossi della Ferrovia Retica che serpeggiano sulla Linea dell’Albula.
Per la realizzazione di questo servizio Svizzy ringrazia:
Janine Westenberger di Bergün-Filisur Tourismus Turismo per l’organizzazione sul luogo;
Piccarda Frulli e Laura Zancolò di Svizzera Turismo – Roma, per l’organizzazione generale;
Enrico Bernasconi della Ferrovia retica – Milano, per il supporto
Swiss Travel System per averci fornito lo Swiss Travel Pass, un biglietto cumulativo per quasi tutti i mezzi di trasporto svizzeri e per l’accesso a quasi tutti i musei;
Hotel Piz Ela, Bergün per averci fatto sentire a casa.
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