Questa volta Svizzy e i suoi amici umani sono andati in un paese di fiaba, incuneato tra Svizzera (Canton Grigioni e San Gallo) e Austria (accanto al Land Vorarlberg): il Liscten… Liekenstin… Liktensctin… Non preoccupatevi se non riuscite a pronunciare correttamente il nome del Liechtenstein che, in italiano, suonerebbe più o meno come “Lìhtensctain“. Questo minuscolo principato è il sesto stato più piccolo del mondo, solo 160 chilometri quadrati, 24,8 chilometri di lunghezza e 12, di larghezza massima abitato da 37’000 persone, un terzo delle quali straniere; svizzeri, austriaci e italiani.
Vaduz, capitale principesca
Vaduz (si pronuncia Fàduz) è la capitale che si trova ai piedi di un’alta scarpata sulla quale è costruito il castello del principe Hans Adam II che domina dall’alto il suo possedimento. Minuscola, solo 5’000 abitanti, si percorre in un attimo la Städle, la via pedonale fino a raggiungere il Landrat, il parlamento dalla curiosa forma a capanna ricoperta delle stesse mattonelle che rivestono la piazza. Ne sono state utilizzate oltre un milione. Poco oltre la cattedrale cattolica di San Florin.
Sulla Städle si aprono anchei tre musei più importanti. Il Kunstmuseum è una raccolta d’arte moderna che espone la collezione del Principe e, in un edificio separato ma collegato, quella privata di proprietà della Hilti, una multinazionale che ha sede in Liechtenstein. Il Liechtensteinisches Landesmuseum racconta la storia del paese per temi.
Gioielli, uova Fabergé e pietre dalla luna
La Schatzkammer è la camera del tesoro con i gioielli della corona. Per accedere si deve acquistare un apposito gettone presso l’ufficio del turismo adiacente. Appena entrati, in un ambiente buio che assomiglia a un bunker non interrato, sfilano una serie di vetrine. Tre spiccano tra le altre per altezza e sono quelle che accolgono i pezzi più pregiati.
Nella prima si vede la splendida corona principesca, un vero capolavoro con le sue pietre preziose incastonate nell’oro, diamanti, rubini… un valore inestimabile, come ben sapeva l’ignoto che la trafugò a metà Ottocento. Quella che vediamo è solo una copia, l’originale con tutta probabilità è stato fuso e le pietre tagliate e vendute.
Originali al 100%, con tanto di certificazione, sono le pietre lunari, dono della NASA al Liechtenstein per il contributo scientifico dato alle missioni Apollo. Per questo motivo la bandiera del Principato sventola anche sulla luna. Tra le due vetrine uno dei capolavori della collezione di uova Fabergé del Principe, un grande pezzo in oro e smalto verde tutto circondato da una sottile filigrana dorata decorato con dei piccolissimi fiori di melo smaltati. Non è l’unico esemplare esposto di uova ma è assolutamente il più bello.
Un brindisi nelle cantine del Principe
Ai margini della città si vedono dei vasti vigneti. Sono di proprietà del principe e all’interno dell’appezzamento c’è un ristorante rinomato e l’Hofkellerei des Fürsten von Liechtenstein, la cantina dove si possono assaggiare e acquistare i vini prodotti. È un luogo assai gettonato per manifestazioni e matrimoni perché si trova in una zona molto bella, in mezzo al verde con case vecchie e la foto più scattata è quella tra i vigneti con il castello del principe sullo sfondo.
A proposito del Principe e della sua famiglia, sono piuttosto amati. Il 15 agosto, giorno della festa nazionale, danno una grande festa su un prato di fronte al castello alla quale è invitata tutta la popolazione e la famiglia principesa scende tranquillamente in mezzo alla gente. Ogni anno danno anche un ricevimento per festeggiare i giovani del principato che compiono i 18 anni. Il Liechtenstein è un paese tranquillo e informale, in mezz’ora sulla Städle abbiamo incontrato un ministro che passeggiava tranquillamente e il sindaco di Vaduz che sfrecciava in bicicletta.
Trekking e sci a Malbun
La strada che passa vicino al castello del Principe è una via panoramica molto bella su tutto il Principato e la Svizzera che si estende di fronte, separata solo dal confine naturale del corso del Reno. Continuando a salire, a un certo punto la strada piega a sinistra e si infila in un lungo tunnel che sbuca nella Valle di Malbun (1’600 metri di altitudine) a una quindicina di chilometri da Vaduz. Una valle chiusa, il paradiso non solo degli sport invernali del Liechtenstein ma anche un luogo ricco di sentieri di trekking e per le mountain bike.
RINGRAZIAMENTI
Per realizzare questo servizio abbiamo avuto il sostegno di:
- Bodensee Turismo (www.bodensee.eu/it), Liechtenstein Turismo (www.tourismus.li) e Abc Pr Consulting (www.abc-prc.com) che hanno organizzato il viaggio e il programma di visite;
- Hotel Schlosswald (www.schlosswald.li) che ci ha ospitato.
A queste istituzioni e alle persone che ci lavorano il nostro grazie di cuore.