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Conosciamo meglio il San Bernardo, il cane nazionale svizzero. A Martigny, nel cantone del Vallese, c’è un museo dedicato al cagnone il cui mito nasce all’inizio dell’800 con il leggendario Barry che nel corso della sua “carriera” salvò più di quaranta persone
Questa storia a lieto fine è la trama del filmato proiettato al Museo del Gran San Bernardo, sul colle omonimo, proprio al confine tra Valle d’Aosta e il cantone svizzero del Vallese. Il museo ha un’importante collezione archeologica e naturalistica e presenta la storia dei traffici e della vita lungo una delle poche vie naturali di comunicazione tra Svizzera e Italia. Di qui passarono commercianti, santi, soldati. Si dice che Annibale sia transitato nell’autunno del 218 a.C. con i suoi elefanti nella discesa verso Roma durante la II Guerra Punica e degli americani ripeterono l’impresa negli anni ’30, salendo sul colle a dorso d’elefante! Sicuramente Napoleone lo valicò nel maggio 1800 alla testa di 40.000 uomini con carriaggi e cannoni. Un’impresa epica testimoniata dal famoso e bel quadro del David dove l’Imperatore è effigiato su un cavallo bianco con il rosso mantello svolazzante.
Il San Bernardo è un cane grande e robusto, resistentissimo al freddo e allo sforzo, con olfatto finissimo, molto equilibrato di carattere e tranquillo. Per più di tre secoli è stato adoperato per il soccorso dei viandanti sul colle. I primi furono addestrati al soccorso verso la fine del ‘600. I loro conduttori, i Marronier erano valligiani pagati dall’Ospizio per assistere i viaggiatori smarriti nelle nevi e nelle tempeste.
Il mito di questo cane nasce all’inizio dell’800 con il leggendario Barry che nel corso della sua “carriera”
Oggi i monaci non allevano più personalmente i cani. Esiste però laFondazione Barry a Martigny che garantisce l’allevamento e lo standard della razza e gestisce un museo, il Musée et Chiens du Saint-Bernard che è molto simile a quello del colle. Durante l’estate alcuni esemplari sono trasferiti sul colle dove c’è un apposito canile. I simpatici cagnoni sono condotti più volte al giorno a passeggio e li si può incontrare sui sentieri vicino all’ospizio. Sono delle vere star (e sanno perfettamente di esserlo) e si fanno fotografare volentieri.
Info:
Ospizio del Gran San Bernardo
Museo e Cani del San Bernardo
Fondation Barry
(Articolo pubblicato anche su www.mondointasca.org)