HEIDI (Edizione integrale)
Autrice: Johanna Spyri
Traduzione di: Valentina Freschi
Editore: Gribaudo, 2019
Collana: Vola la pagina
Pagine: 280 illustrate; rilegato
Prezzo: € 8,90
Trama
Tra le Alpi svizzere, vicino a Maienfeld in Canton Grigioni, vive in una baita circondata dai boschi Tobias, un vecchio burbero e scontroso evitato da tutti gli abitanti del villaggio. La vita solitaria dell’uomo viene scombussolata dall’arrivo inaspettato di sua nipote Heidi, una bambina di cinque anni rimasta orfana. La piccola è curiosa, vivace e ansiosa di conoscere il mondo; conquista rapidamente il cuore del nonno e fa amicizia con Peter – il ragazzino che porta al pascolo le capre – con il quale passa le giornate scorrazzando fra prati e boschi, facendo piroette sotto gli alberi e guardando il sole che infuoca le cime delle montagne al tramonto.
Alla baita, Heidi è felice e spensierata, ma la zia Dete che lavora in Germania , visto che il nonno non vuole mandarla a scuola, la porta con sé a Francoforte per farla studiare. Qui viene accolta dalla famiglia Sesemann e fa amicizia con Klara, una ragazzina figlia del padrone di casa, costretta dalla poliomielite a stare su una sedia a rotelle e a non uscire mai.
Heidi impara a leggere e scrivere ma è angariata dalla governante, la severa signorina Rottenmeier che non può capire la sua semplicità di costumi, il suo attaccamento al nonno e alle amate montagne svizzere. Heidi non sopporta di vivere in città, lontana. Un giorno tenta inutilmente di scappare e per il dispiacere comincia a deperire finché il dottore Classen, il medico di famiglia, non capisce la situazione e il signor Sesemann decide di rimandarla a casa.
Klara rimane per un po’ da sola fino a quando non convince il padre a mandarla anche lei in Svizzera per stare con Heidi e per guarire dalla sua malattia
Johanna Spyri scrisse il romanzo in due parti negli anni 1880/81, poi unificate. È una profonda analisi critica sociale. Descrive il forte contrasto tra la staticità della montagna bellissima ma anche terribile per le durissime condizioni di vita, e la città industriale in perenne movimento. In comune le piaghe del lavoro minorile e dell’analfabetismo, contro le quali si rivolge il romanzo.