Il Canton Vallese è il maggiore produttore di vino della Svizzera: più di un terzo della produzione elvetica proviene dalla vallata superiore del Rodano e ogni anno i vinicoltori ne producono circa 42 milioni di litri.
La sua fortuna consiste nell’avere un territorio caratterizzato da una grande varietà di suoli: granitici, calcarei, scistici e gneis dove si coltivano oltre 60 vitigni differenti. L’85% del territorio è coltivato a Pinot Noir, Chasselas e Gamay ma sempre più si cerca di piantare i vitigni autoctoni ed esclusivi, come i rari Petite Arvine, Amigne, l’Humagne Blanche (per quanto riguarda i bianchi) e Cornalin e Humagne Rouge (per quanto riguarda i rossi). Il vino più comune è il bianco Fendant che si ricava dallo Chasselas, ha un gusto secco, fruttato e deciso, lo si gusta come vino da aperitivo o da brindisi, ma anche con specialità vallesane quali la raclette e la fonduta. Il più celebre rosso del Vallese è il Dôle un vino rotondo, armonico e corposo originato dalla combinazione di Pinot Noir e Gamay.
La vigna più alta d’Europa è nel Vallese
Il Cantone ha un clima particolare. “Stretta” tra le alte montagne dell’Oberland Bernese a nord e le Alpi a sud, la valle del Rodano è protetta dalle piogge e così, in Vallese piove mediamente quanto ad Algeri! Tanto è vero che l’irrigazione è fornita da una lunga rete di canali (le “Bisses“, in francese o “Suonen“, in tedesco) che portano a valle l’acqua di scioglimento della neve dalle montagne.
Lungo le bisses sono stati ricavati dei percorsi escursionistici molto belli, si trovano veramente dappertutto nel cantone e, nel paesino di Botyre-Ayent c’è persino un museo che ne racconta la storia (Info: www.musee-des-bisses.ch). La maggior parte dei vigneti occupa una fascia tra i 400 e gli 800 metri di quota ma alcuni si spingono anche oltre.
La vigna più alta d’Europa si trova proprio in Vallese, a Visperterminen, a ben 1’150 metri, una quota eguagliata solo dai vigneti della Valle d’Aosta (che praticamente sono sull’altro versante della montagna), con i quali c’è un’annosa diatriba per il record, giocato sul filo dei metri se non dei centimetri.
Enologia eroica!
I vigneti sono ricavati da vasti terrazzamenti che si arrampicano dalle sponde del Rodano, spesso ripidamente. Il lavoro è particolarmente difficile perché i muri a secco richiedono una costante manutenzione per evitare frane e anche tutti i lavori in vigna di potatura, cura e vendemmia devono essere effettuati rigorosamente a mano, con l’unica eccezione in alcuni casi dell’impiego di particolari monorotaie mobili che permettono di trasportare le gerle con i grappoli vendemmiati.
Insomma, un’enologia che si può definire eroica anche perché gli appezzamenti sono in genere piccoli se non minuscoli. I 5’300 ettari di vigneti (un terzo della superficie complessiva del Cantone) sono suddivisi su ben 22’000 proprietari che spesso li hanno ricevuti in eredità di padre in figlio da secoli e che non hanno la “potenza” economica per meccanizzare la loro produzione.
Tanti vini, innumerevoli storie
Ci sono molte storie legate al vino in Vallese. Una di queste è legata a Joseph-Samuel Farinet (1845-1880), originario della Valle d’Aosta (!). Nel cantone è considerato un difensore locale della libertà e un’incarnazione della resistenza degli strati più poveri della popolazione alle autorità locali, insomma, un personaggio un po’ Robin Hood, un po’ avventuriero, sicuramente falsario di monete da 20 centesimi (che all’epoca erano in lega d’argento) e contrabbandiere.
A lui sono stati dedicati un romanzo, un film e una vigna da record che porta il suo nome sulle alture del villaggio di Saillon. Il record è quello di essere la più piccola del mondo, solo tre viti per una superficie totale di “ben” 1,67 metri quadrati. Tra l’altro la proprietà è del Dalai Lama, e ogni anno ci lavorano volontariamente personalità di tutto il mondo come Carolina di Monaco, Gina Lollobrigida, Zinedine Zidane, Roger Moore, Barbara Hendricks, Hans Erni e altri. Il mosto di queste viti è tagliato con altre uve vallesane e si producono 1’000 bottiglie che, messe all’asta, permettono di finanziare un fondo con cui si sostengono attività culturali e sociali. La storia di Farinet si può scoprire seguendo un itinerario tematico che conduce alla vigna attraverso il borgo medievale di Saillon. Info: www.saillon.ch.
Visita alle cantine e degustazioni
Sempre a proposito di itinerari, nella primavera del 2007 è stato inaugurato il Chemin du Vignoble (www.cheminduvignoble.ch) che attraversa tutta la zona vinicola da Martigny à Leuk dove il piacere dell’escursione si unisce alla possibilità di visitare le cantine e di degustarne i loro prodotti.
Il cammino offre tre itinerari più o meno paralleli da percorrere a piedi, in bicicletta o in auto. Il primo è lungo 66 chilometri, si snoda facile tra i vigneti con un dislivello moderato tra i 450 e gli 800 metri.
Il percorso ciclabile è più lungo, 83 chilometri e fa parte del circuito nazionale “La Svizzera in bicicletta“. La strada carrozzabile segue la normale viabilità e non presenta alcun problema, tanto che si possono anche incontrare autobus di entusiasti enoturisti.
Musei a tema
La scoperta dei vini vallesani passa anche attraverso altri luoghi. A Sierre ci sono Il Museo Vallesano della Vigna e del Vino (www.museevalaisanduvin.ch) che racconta la storia, le tradizioni e le tecniche dei viticoltori della regione e il Vinea, (www.vinea.ch) una grande manifestazione che occupa il centro della città ogni anno a inizio settembre con banchi d’assaggio, concorsi, vendita di prodotti tipici agroalimentari e tutto quanto è legato al mondo del vino.
Poco distante e raggiungibile con una bella e facile passeggiata tra i vigneti, a Salgesch, c’è Sensorium (www.pfyn-finges.ch), un museo particolare nato per far per scoprire il mondo del vino attraverso i cinque sensi. Olfatto, gusto, tatto, vista e udito permettono di sperimentare le ricchezze naturali della regione e infatti il museo fa parte del Parco Naturale Pfyn-Finges. L’ingresso è gratuito.
Le prossime manifestazioni
Dal 1 novembre al 24 dicembre si svolge la manifestazione delle Giornate delle cantine aperte del Vallese. I viticoltori danno il benvenuto nelle proprie cantine e invitano a degustare i millesimati e a scoprire numerose idee regalo per Natale.
Il 12 novembre a Ovronnaz l’iniziativa «Humagne en fête» dà a 12 viticoltori l’opportunità di presentare i propri Humagne (vini bianchi e rossi) e altri tipi di vini. Oltre alla degustazione e alla vendita diretta, il programma comprende anche un mercato con prodotti regionali, accompagnamento musicale e animazioni per bambini.
Il 18 e il 19 novembre a St-Maurice, al motto di Evviva il Syrah andrà in scena il festival dedicato a questo importante vitigno della valle del Rodano.
Info: www.valais.ch