La storia risale agli anni immediatamente precedente alla Seconda Guerra Mondiale quando la Svizzera temeva di essere coinvolta in un conflitto che sembrava sempre più probabile. Da un momento all’altro si temeva una doppia invasione da sud e da nord da parte delle potenze dell’Asse e tutta la Confederazione era impegnata in un grande sforzo preventivo di difesa.
Il Reno visto dal St. Margrethenberg. Il fiume segna il confine tra i Cantoni San Gallo (in basso) e Grigioni (in alto). La cittadina è Maienfeld. [Foto: Festung Furggels]Così, oltre alla mobilitazione generale, all’accumulo di scorte e tutti gli altri preparativi, fu progettata e costruita in gran segreto una serie di fortezze, Festung, posizionate in punti strategici per bloccare un’eventuale avanzata nemica. Un imponente sistema difensivo conosciuto come “Ridotto” costituito dalle fortezze di Sargans in San Gallo, St. Maurice in Vallese, San Gottardo in Ticino. Oltre a queste tre ce n’era una quarta: la FestungFurggels in Canton San Gallo, al confine con i Grigioni.
In e sotto questo bel paesaggio nel Canton San Gallo sono nascoste le fortificazioni e le artiglierie della Festung Furggels. Ben mimetizzate nel paesaggio, nella foto sono evidenziate con il cerchiolino [Foto: Festung Furggels]Siamo sulla montagna di St. Margrethenberg sopra Pfäfers a 1’250 metri sul livello del mare, in una posizione aperta che domina tutta la valle del Reno, di fronte ad Heidiland, vicinissimo alle terme di Bad Ragaz (vedi il nostro reportage: https://www.svizzeramo.it/viaggio-dautunno-svizzy-nella-terra-di-heidi/).
Le cucine dovevano preparare i pasti per più di 500 militari [Foto: Festung Furggels]
Una città nel cuore della montagna
Quando fu costruita la Festung Furggels (i lavori iniziarono nel 1939) le operazioni furono fatte nel massimo segreto. Per gli operai c’era il divieto assoluto di parlarne, persino con i propri familiari. E l’opera è poderosa, una delle più grandi fortificazioni mai costruite in Svizzera. Una vera città militare scavata nella montagna, costruita su due livelli con 541 posti letto, più i servizi logistici e di sussistenza: uffici, mense, una grande cucina, tre serbatoi che potevano conservare 1,8 milioni di litri d’acqua, un ospedale da campo e tutto il resto. Inoltre c’erano tutti gli impianti tecnici di comunicazione, illuminazione, i gruppi elettrogeni di emergenza e il deposito delle munizioni. Il tutto era collegato da 9,5 chilometri di gallerie dove potevano passare auto e camion.
Quasi dieci chilometri di gallerie collegano tutti gli ambienti della fortezza [Foto: Festung Furggels]Dal punto di vista militare la fortezza era formidabile. Ospitava le artiglieria da fortezza più potenti mai costruite in Svizzera: quattro bocche da fuoco da 150 millimetri di diametro nascoste nella montagna. Inoltre c’erano altrettanti cannoni da 105 millimetri brandeggiabili a 360°(il brandeggio è il movimento orizzontale di un’artiglieria) protetti da casematte. Insomma, un volume di fuoco in grado di arrestare un’invasione proveniente dalla Valle del Reno.
La persona dà l’idea delle dimensioni dell’artiglieria della fortezza [Foto: Festung Furggels]Grazie a Dio, Furggels non fu mai utilizzata, ma fu mantenuta attiva durante la Guerra Fredda e continuamente modernizzata fino alla fine degli anni ’90 diventando anche un rifugio antiatomico. I grandi cannoni così spararono solamente per esercitazione (e un colpo, nel 1968 arrivò, per errore, a Malbun nel vicino Principato del Liechtenstein, causando molta paura, qualche piccolo danno ma nessuna vittima).
Il centro di calcolo per i tiri di artiglieria. Il grave errore di un ufficiale causò l’incidente con il Liechtenstein [Foto: Festung Furggels]La fortezza di Furggels è sopravvissuta, così, intatta per otto decenni. Dismessa nel 1998, fu poi venduta nel 2002 e oggi è la più grande fortezza privata della Svizzera.
Ci si potrebbe chiedere cosa uno se ne faccia di una fortezza. Tante cose. Oltre ad aprirla alle visite dei turisti, ci sono moltissimi locali a temperatura costante utilissimi per invecchiare formaggi, vini e quant’altro. Come luogo blindato è utilizzato anche per la conservazione in sicurezza di beni e l’archiviazione dei dati.
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