Fino al 12 novembre 2023 è in corso a Basilea l’antichissima e tradizionale Herbstmesse, la Fiera d’autunno. La più antica della Svizzera.
La fiera non è una manifestazione come le altre perché coinvolge totalmente la città. Il cuore è sulla Münsterplatz, la famosa piazza della cattedrale, ma si estende su sette grandi piazze e un padiglione fieristico sparpagliate in diverse zone.
In vendita si trova di tutto, ma le principali attrazioni sono soprattutto le numerose specialità gastronomiche tipiche del periodo e del luogo, come la Chäsbängel, una baguette ripiena di fonduta di formaggio; oppure il Magenbrot, una specie di pan di zenzero a base di varie erbe e spezie come: cannella, chiodi di garofano, anice stellato, noce moscata e altro. Per questo è considerato un pane che fa bene allo stomaco. Magen (stomaco) + Brot (pane). Appunto!
E la Fiera d’autunno è differente anche per le tradizioni, come per esempio il caso della cerimonia di apertura. Da sempre, a mezzogiorno in punto dell’ultimo sabato prima del 30 ottobre, il maestro campanaro suona il Mässglöggli, il cariglione della Martinskirche aprendo così ufficialmente l’Herbstmesse Basel e riceve l’acconto del compenso per il suo servizio.
Nella tradizione protestante (e Basilea è una città riformata), c’è spesso il ringraziamento e anche la Fiera d’autunno ha anche un momento spirituale. In realtà sono due: il primo è la funzione religiosa dedicata all’evento che si tiene nella seconda domenica della manifestazione.
Petersplatz & Hääfelimäärt (prosegue per altri due giorni fino al 14 novembre)
Rosentalanlage
Tutti i siti sono aperti fino alle 22, venerdì e sabato fino alle 23; a eccezione dell’Hääfelimäärt, quello in Petersplatz, che chiude alle 20.
Una storia importante
L’Herbstmesse ha una storia lunghissima che risale fino al Medioevo ed è incrociata con importanti avvenimenti. Verso la metà del XV Secolo, dal 1431 al 1448, Basilea ha ospitato un importante Concilio che ha visto la partecipazione di un gran numero di personaggi importanti, tra cui papa Eugenio IV, i quali, naturalmente erano accompagnati da un gran seguito, tutto oro per l’economia della città.