Il carnevale di Lucerna tra baraonda e follia, con tanto divertimento. In Canton Ticino, in questo peridodo, le feste si susseguono in tutte le località ma anche Nella Svizzera Centrale non si scherza. Il carnevale più famoso e antico della Confederazione è proprio quello di Lucerna. Nella bella città sul Lago dei Quattro Cantoni, il Fasnacht come si chiama in tedesco è una tradizione antichissima che risale al Medioevo e che, con qualche piccolo aggiustamento, si è mantenuta fino ai giorni nostri.
Carnevale uguale “confusione”!
Quest’anno il carnevale sarà dal 12 al 17 febbraio. La parola d’ordine è “Confusione“. Il Fasnacht deve essere caotico e, appunto per questo, nonostante quello che si potrebbe pensare, non esiste un’organizzazione centrale. Esiste la “Vereingte” (www.vereinigte.ch) che è una super-associazione di diversi gruppi e persone che organizzano manifestazioni ma queste sono indipendenti. Insomma il carnevale a Lucerna è una manifestazione “virale” di follia collettiva che scoppia anarchicamente attorno ad alcuni, pochi momenti fissi: il corteo del Fritschiumzüge organizzato dalla Zafrangilde, (la gilda dello zafferano) che introduce il carnevale il giovedì grasso (lo Schmutzige Donnerstag); il corteo del Weyumzug al lunedì, il Güdismontag e il roboante corteo notturno del Güdisdienstag, il martedì grasso che lo conclude.
L’altro volto di Lucerna
Chi conosce Lucerna sa che è una città piccola e tranquilla. Nei cinque giorni del Fasnacht diventa irriconoscibile, rumorosa e sovrappopolata. Fin troppo, secondo i “Fasnächtler”, i membri della Vereinigte, che non vedono di buon occhio i troppi turisti che, secondo loro, non possono capire il vero spirito del carnevale e del grande corteo del giovedì grasso. Il Fritschiumzüge è una festa che risale al 15° Secolo e il protagonista, Fritschi, è un pupazzo di paglia a grandezza naturale che veniva portato in giro per la città su un carro. All’epoca era il simbolo di una corporazione di mercanti, oggi è il simbolo del carnevale storico di Lucerna e gira ancora accompagnato dalla sua famiglia, dai Guggen, le “bande” musicali cacofoniche e stonate, gli armigeri, e da altri personaggi come il matto, il pagliaccio e i contadini. La storia racconta che nel 500 il Fritschi fu ripetutamente rapito da gente di Uri, Schwyz e Unterwalden e riportato a casa. Persino i basilesi riuscirono nell’impresa nel 1508 e in quell’occasione offrirono ai lucernesi che erano andati a riprendersi il loro personaggio una grandissima festa che durò cinque giorni con un consumo di 7’700 litri di vino, 1’764 polli e una quantità imprecisata di altra carne.
La baraonda si scatena: ecco dove
Lo Schmutzige Donnerstag comincia presto. Alle 5 di mattina allo Schweizerquai, sul lungolago, e si insedia sul famoso Kapellbrücke, dal quel momento si scatena la baraonda. Ininterrottamente, fino al mercoledì delle ceneri, Guuggenmusigen e gruppi in costume coloratissimi vagano per le viuzze del centro storico con tamburi e trombette, mentre sulla piazza del Kornmarkt giovani e meno giovani iniziano a danzare e saltare. Ci sono anche gruppi “più tranquilli” che non suonano ma si esibiscono con rappresentazioni teatrali, una vera “commedia dell’arte” in piazza. Le maschere solitarie, quelle che non appartengono ad alcun gruppo si mostrano andando lentamente su e giù per il Reussquai, il lungofiume. La conclusione del Fasnacht è il Monsterkorso del Güdisdienstagabend. La parola è composta da Güdis, un termine dialettale che significa pancia, stomaco; Dienstag, “martedì” e Abend, “sera” e indica come ai tempi si sarebbe dovuto approfittare dell’ultima occasione di abbuffata prima dei 40 lunghi giorni di quaresima. Il Monsterkorso si svolge di sera, con i Guuggen e gli altri gruppi che vagano scatenati per tutta notte per le vie della città alla luce delle lanterne. Man mano che l’alba si avvicina Lucerna riprende il suo aspetto abituale ma non è difficile incontrare gli ultimi indomiti festanti ancora in giro fino a tarda mattina del mercoledì che sparano gli ultimi mortaretti e con il poco fiato rimasto suonano nelle trombette.