Il 2020 segna un doppio anniversario per Hans Rudolf “HR” Giger: l’80° dalla nascita e il 40° da quando diventò famoso presso il grande pubblico per l’Oscar per gli effetti speciali del film Alien di Ridley Scott, con protagonisti star come Sigourney Weaver, John Hurt, Yaphet Kotto, Harry Dean Stanton e altri.

Giger era un artista a tutto tondo, Architetto e designer di formazione era anche disegnatore, pittore, scultore. Oltre a lavorare nel cinema (suoi anche gli effetti di Poltergeist II e Alien III), era anche particolarmente attivo nel mondo della musicale come creatore di molte copertine di dischi per esempio, per Emerson, Lake & Palmer, Celtic Frost, Deborah Harry, Dead Kennedys e Danzig; oltre a progettare i palcoscenici e gli attrezzi di scena per artisti come Mylène Farmer, Blondie o Jonathan Davis con il gruppo Heavy-Metal svizzero Korn.

Giger è stato considerato come il rappresentante del “Realismo fantastico” con i suoi paesaggi da sogno e le figure biomeccaniche dove si fondono elementi naturali e tecnologici che creano esseri sospesi tra sogno e realtà, vita e morte, uomo e macchina. Figure funzionali ai temi impegnati che trattava: il sovrappopolamento, la guerra, gli effetti e i risultati delle armi atomiche e l’assurdità della condizione umana. Aveva un tratto inquietante, grottesco e tenebroso dove domina il nero sfumato all’aerografo (tecnica di cui Giger era maestro) e che l’ha portato alla fama mondiale.
HR Giger è morto a Zurigo nel 2014, per le conseguenze di una caduta.
Il luogo natale
Giger era svizzero. Grigionese di Coira, la città più antica della Confederazione. E a lui, nel 2015, la sua città natale ha dedicato una piazza all’angolo sulla Storchengasse dove era cresciuto. Al numero 17 della via c’è la casa paterna dove è stata posta una targa che lo ricorda.
In Canton Friburgo la seconda patria di Giger
Gruyères, in Canton Friburgo, è uno dei borghi più belli della Svizzera, assolutamente da visitare. È situato in una posizione panoramica incantevole su uno sperone roccioso da cui si domina la valle della Sarina con le sue campagne e i famosi caseifici. La cittadina è dominata dal monte Moleson (2’002 m) sul quale si sale con una funivia ed è un luogo molto frequentato per la bellezza del panorama e per gustare la fonduta di formaggio “Moitié moitié” fatta al 50% con il Vacherin Friburgeois DOP e al 50% con il Gruyère DOP accompagnata da una Le Fou du Roi, l’ottima birra artigianale locale.
Appena fuori le mura c’è un castello anch’esso del XIII Secolo che ha una storia molto interessante, specialmente nell’800 dove fu completamente ristrutturato dai proprietari d’allora, una ricca famiglia ginevrina che ospitò personaggi importanti della cultura: musicisti come Liszt o pittori come Corot. Oggi è di proprietà del Cantone ed è visitabile con i suoi ambienti di epoche diverse e i relativi arredi. C’è anche una collezione di armature.
Di fronte al museo, come a Coira, è stato aperto un Giger bar, anch’esso completamente disegnato dall’artista. Un ambiente gotico sotto una volta fatta di ossa finte con scaffali pieni di teschi.

Web
Coira:
- Turismo Coira: chur.graubuenden.ch
- Giger Bar: hrgiger.com
- Museo d’Arte dei Grigioni: buendner-kunstmuseum.ch/it
Gruyères:
- Turismo Gruyères: www.la-gruyere.ch
- Museo Giger: www.hrgigermuseum.com
- Giger Bar: www.hrgiger.com/barmuseum.htm