Da Maienfeld nell’Heidiland a Coira ci sono solo 12 minuti di treno. La capitale grigionese è stata la seconda destinazione del nostro viaggio. È la città più antica della Svizzera e ha un bel centro storico facile da girare a piedi e dominato dal castello vescovile e dalla cattedrale. Interessante il Museo d’arte dei Grigioni che espone opere di Angelika Kauffmann (1741-1808), famosissima pittrice nata proprio in città.
Il treno rosso della Reticadella linea Coira-Disentis le percorre tutte quasi a pelo d’acqua. Prima di arrivare, però si transita sul ponte di ferro di Reichenau costruito sul punto dove si incontrano i due rami del Reno; quello Posteriore e quello Anteriore. Quello Posteriore nasce dai ghiacciai del gruppo dell’Adula che si trova sul confine meridionale tra il Canton Grigioni e il Canton Ticino e prima di unirsi percorre la famosa Viamala creando anche lì delle gole che avremmo poi visitato il giorno seguente. Il Reno Anteriore, invece nasce più a ovest, dal Passo dell’Oberalp che divide il Canton Grigioni dal Canon Uri.
La confluenza dei due rami del Reno a Reichenau. In basso quello Posteriore, in alto quello Anteriore. A destra il Reno unificato. Sullo sfondo il castello di Reichenau [Foto: @SvizzerAmo]La Ruinaulta, come si chiamano in lingua romancia le Gole del Reno, si estendono tra Reichenau e Ilanz e sono lunghe quattordici chilometri dove il Reno si fa strada tra rocce bianche alte fino a 350 metri che cadono a picco. Svizzy e io volevamo vederle da un’altra prospettiva, dall’alto e per far questo abbiamo preso il treno fino a Ilanz, il capoluogo della Surselva, la prima città sul Reno, perché nonostante abbia meno di 5’000 abitanti ha il rango di città fin dal Medioevo per la sua posizione strategica. Il tempo di un giretto nel centro storico con le sue case del XV e XVI Secolo e poi abbiamo preso l’Autopostale giallo per salire fino a Flims, un paese che si trova sull’altopiano in mezzo ai prati tra le montagne, sito Unesco geologico di Sardona, e le gole.
Da Flims Waldhaus si diparte una fitta rete di sentieri e di tracciati per mountain bike in discesa che si inoltrano nel bosco. Ci sono due laghi, il Caumasee e il Crestasee, ognuno raggiunto da un sentiero che poi si riuniscono. Allacciate bene le scarpe da trekking, aperti i bastoncini da montagna ci siamo avviati lungo il sentiero prescelto, quello che passa dal Caumasee, un laghetto dalle acque trasparenti di coloro verde-azzurro che durante la bella stagione è un centro balneare molto gettonato.
Il sentiero costeggia per un po’ un pratone dove c’è anche un ristorante e poi ritorna nel bosco per giungere a Il Spir. Lungo tutto il Trans Ruinaulta, il percorso trekking che fa il giro delle gole (27 chilometri in totale), sono state costruite sette piattaforme sopraelevate che consentono un’ampia visuale sulle gole.
3) avremmo dovuto aspettare l’autopostale e farci tutto il tragitto fino alla stazione e
4) che scendendo al Fiume sarebbe stato molto più bello.
Quindi, dopo esserci rifocillati con un paio di uova sode prese in albergo al buffet della colazione e bevuto un po’ d’acqua di una fontana trovata sul percorso, ci siamo avviati per l’ultima parte della camminata.
Certo, è stata dura ma lo sforzo è stato ripagato da scorci meravigliosi! Scendendo, il sentiero passa zigzagando vicino al ciglio della falesia e sotto si vede la zona di protezione ornitologica sulle sponde del fiume dove è vietato andare. Dietro una curva è comparso finalmente il punto che ci indicava che presto saremmo arrivati: il ponte ferroviario e pedonale sul Reno che avremmo utilizzato per passare all’altra riva. Mentre contemplavamo il paesaggio abbiamo sentito il suono inconfondibile del treno in arrivo e siamo riusciti a fotografarlo. Un locomotore rosso trainava un merci carico di legname, a dimostrazione dell’importanza della Ferrovia Retica per l’economia del Canton Grigioni.