Come ormai avrete capito la Ferrovia Retica (RhB) è il sistema vascolare del Grigioni. Dal 1889 merci, persone e turisti viaggiano sui convogli rossi che si muovono incessantemente lungo i 384 chilometri dei loro binari.
Svizzy, che ama i treni, non poteva lasciarsi scappare l’occasione per scoprire la storia della RhB, importante per le difficili sfide ingegneristiche che si sono dovute superare, con evidente successo, visto che due linee, quella del Bernina da Tirano a St. Moritz e quella dell’Albula da St. Moritz a Thusis sono state inserite nel 2008 nell’elenco del Patrimonio dell’umanità Unesco.
Per fare questo abbiamo preso di buon mattino il treno che da Coira giunge a St. Moritz sulla linea che, appunto, percorre la valle del fiume Albula. La nostra destinazione era Bergün (o Bravuogn in lingua romancia) dove, giusto dieci anni fa, nel 2012, è stato allestito il Bahnmuseum Albula, il museo della Ferrovia Retica nel vecchio scalo merci proprio di fianco alla stazione.
Un borgo in cui fermarsi
Siamo arrivati presto e ne abbiamo approfittato per andare a visitare il paese che, tra le altre cose è inserito nell’elenco dei Borghi più belli della Svizzera. Il nucleo storico di Bergün è a quattro passi dalla stazione. Colpisce perché è rimasto genuinamente grigionese con le case possenti ed eleganti grazie ai dipinti che ne arricchiscono i muri e alle decorazioni “a sgraffito” così tipiche in questa parte del Cantone.
Lo sgraffito è una tecnica con la quale si applicano al muro strati di intonaco di colore differente, e si ottengono disegni, scritte o elementi decorativi semplicemente graffiando via il rivestimento esterno. Un tempo era molto comune in tutta Europa ma qui in Grigioni ne è rimasta la tradizione, specialmente in Engadina.
E infatti, girando per il borgo abbiamo visto tante case decorate, alcune veramente antiche, come quella che ospita il Dorfmuseum, il museo locale allestito in una casa del XVI Secolo. Abbiamo scoperto che c’è un legame tra Bergün e Heidi, perché nel villaggio sono stati girati ben due film ispirati dal romanzo di Johanna Spyri, nel 1952 e l’ultimo nel 2014. Tra le cose da vedere c’è anche il grande plastico del tratto della Linea RhB dell’Albula tra Bergün e Preda, le due località che d’inverno sono unite dalla pista per lo slittino illuminata più lunga d’Europa. Un biglietto combinato permette di visitare sia il museo della Ferrovia Retica, sia il Dorfmuseum.
Il mondo ferroviario grigionese
Si è fatto l’orario di apertura del museo della Ferrovia Retica e ci andiamo verso l’ingresso. Prima di entrare passiamo dal caffè annesso, le cui sedute sono le poltrone originali di antiche carrozze.
Una volta nel museo siamo accolti da un grande plastico che riproduce dettagliatamente edifici, viadotti, paesaggi e gallerie che si incontrano sulle linee della Retica nello stato in cui erano negli anni ’50/’60 del secolo scorso. L’esposizione permanente, al primo piano, ci racconta in maniera interattiva la storia dei trasporti in Grigioni, dalla quale deriva poi la nascita della Ferrovia Retica nel 1885 con l’apertura della prima tratta, la Davos-Landquart. Per curiosità, fu un olandese, Willem-Jan Holsboer, a promuovere la costruzione della ferrovia.
È una storia interessante e tormentata. Man mano la rete si ampliò e c’erano anche progetti ambiziosi che comprendevano un’espansione a sud, verso il Canton Ticino e la Val Chiavenna in Italia. Progetti che saltarono per la concorrenza della ferrovia del Gottardo che assicurava il trasporto rapido, soprattutto di merci, tra il Nord Europa e l’Italia. Il Grigioni perse rapidamente importanza come luogo di transito e con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1914 scomparve anche il turismo internazionale, che era una fonte importante di incassi. Grazie al cielo la Retica riuscì a sopravvivere grazie all’intervento del Cantone che divenne l’azionista principale, riconoscendo l’importanza vitale della ferrovia.
Il museo non racconta solamente la storia economica della RhB ma spiega anche la tecnica ferroviaria e ingegneristica che sta dietro la costruzione di queste linee di montagna. La ciliegina sulla torta, però, non si trova nel museo ma sul piazzale della stazione. Qui è collocato il Ge 6/6 RhB 407. Detto così sembra una cosa strana, invece è un locomotore soprannominato “Coccodrillo” per la sua forma che è stato trasformato in simulatore di condotta (cioè come si guida un treno) dove chiunque può trasformarsi in macchinista mettendosi ai comandi originali e portando virtualmente il convoglio su e giù lungo la linea dell’Albula. Pensato per i ragazzi, amatissimo dagli adulti. Anche da Svizzy. Ovviamente!
Non c’è solo il museo
Bergün è conosciuto come Bahndorf (il villaggio della ferrovia) perché qui gli appassionati di rotaie trovano parecchie cose interessanti da vedere. C’è un progetto in corso per costruire un plastico ferroviario grande 4’000 metri quadrati (più di mezzo campo di calcio) che ricostruirà i punti salienti della Ferrovia Retica in tutto il Grigioni. Secondo i piani aprirà nell’estate 2023 vicino al museo. Il borgo è anche la tappa intermedia del Bahnerlebniswelt Albula, un percorso, lungo in totale 17 chilometri tra Preda e Filisur, che costeggia la linea dell’Albula passando dai punti più panoramici, sotto il famoso viadotto in pietra sul torrente Landwasser, con la sua sagoma ardita e slanciata a sei arcate a 65 metri d’altezza.
Incontriamo il viadotto prima di arrivare a Bergün quando il treno fa una curva verso destra e si getta in un lungo tunnel. Ma lo si può anche raggiungere più comodamente con il Landwasser Express, il trenino stradale che fino al 29 ottobre 2022 parte due volte al giorno (ore 11:45 e 14:15) dalla stazione di Filisur e porta proprio ai piedi di questo capolavoro giustamente diventato il simbolo stesso della linea.
E sempre il giorno 29 ottobre 2022, per festeggiare il 175° anniversario delle Ferrovie svizzere, la Ferrovia Retica tenterà il record del mondo per il treno passeggeri più lungo. Venticinque elettrotreni di tipo “Capricorn” (il capricorno è il simbolo del Canton Grigioni), i più moderni della flotta RhB, per un totale di 100 vagoni, saranno uniti a formare un convoglio lungo 1’910 metri che percorrerà la tratta da Preda al Landwasser.
Insomma, abbiamo trascorso una bella mattinata al Museo ferroviario e possiamo proseguire il nostro itinerario in direzione di Davos. Ci aspetta una bella sorpresa che vi racconteremo nella prossima puntata.
Info:
Bergün-Filisur Tourismus: www.berguen-filisur.ch
Museo ferroviario: www.bahnmuseum-albula.ch
Ferrovia Retica: www.rhb.ch/it
Svizzera Turismo: www.myswitzerland.com/it
La puntata precedente è stata pubblicata il 28 settembre 2022
Per la realizzazione del reportage si ringraziano:
Turismo Svizzero, ufficio di Roma
Ferrovia Retica, ufficio di Milano