Adesso che la stagione punta decisamente al bello c’è una bella escursione che si può fare facilmente approfittando della rete efficientissima dei trasporti pubblici svizzeri.
L’idea è quello di un percorso circolare che si snoda a cavallo del confine italo-svizzero nella regione Retico-insubre, nei Grigioni e attorno al Massiccio del Bernina; il consiglio è quello di fare una tappa dove si preferisce per fare le cose con calma e godersi al meglio i paesaggi e i luoghi.
Prendiamo Milano come punto di partenza destinazione Bellinzona. Con l’Eurocity delle 9:10 per Zurigo si arriva nella capitale ticinese alle 10:46, in tempo per visitare i famosi castelli viscontei e, se andate di Sabato, per fare un salto al tradizionale mercato che si svolge proprio nel centro storico. C’è anche il tempo per pranzare in uno dei famosi grotti prima di prendere l’Autopostale, il famoso autobus giallo, per Coira. C’è una corsa ogni ora (per esempio alle 13:42 o alle 14:56) e il tragitto percorre tutta la Val Mesolcina per salire al Passo del San Bernardino.
Il viaggio dura circa due ore e un quarto ed è molto bello, sia per la comodità del pullman con wi-fi e ricarica per i dispositivi elettronici. sia – soprattutto – per il panorama. La strada è ampia e attraversa tutto il fondovalle; in pochi chilometri, sedici, il paesaggio cambia da dolce e mediterraneo ad aspro e alpino, si sale con un ardito zig-zag dai 769 metri di Mesocco fino ai 1’600 metri di quota di San Bernardino, il confine del Canton Grigioni italofono.
Per il viaggio di ritorno verso Milano, al minuto 58 di ogni ora parte da Coira un treno della Ferrovia Retica in direzione St. Moritz. 62 chilometri che vengono percorsi in circa due ore. Per pochi chilometri ripercorre a ritroso il viaggio dell’andata fino a Reichenau, per poi piegare verso sud in direzione di Thusis e da lì dirigersi a est nella selvaggia Valle dell’Albula. La linea è Patrimonio Unesco dell’umanità per le arditezze dei manufatti. Gallerie elicoidali, alti viadotti, curve strettissime che serpeggiano tra le pareti rocciose…
L’alternativa al Landwasser e a Bergün è quella di arrivare direttamente a St. Moritz. Nella famosa località dell’Engadina è interessantissimo visitare il Museo dedicato al pittore Segantini, poi un giro nella mondanità, per chi piace, o una passeggiata in riva al lago in un paesaggio incantevole.
Due alternative
Prima o poi a St. Moritz bisogna arrivare e lì bisogna fare la scelta di come tornare verso Milano. Ci sono due opzioni entrambi molto belle dal punto di vista paesaggistico.
La prima possibilità è quella di prendere il treno della Ferrovia Retica fino a Tirano, percorrendo la famosa Linea del Bernina, anch’essa Patrimonio Unesco.
A Chiavenna non bisogna mancare di vedere la meravigliosa Pace, un evangeliario medioevale in oro e pietre preziose conservato nel Museo del Tesoro annesso alla Collegiata di San Lorenzo. Poi, con il treno di Trenord si torna a Milano attraversando la Valchiavenna e la valle del fiume Mera costeggiando il Lago di Mezzola fino a Colico dove si cambia.
Il fiume Nera attraversa Chiavenna [Foto: Hansueli Krapf]Certamente non è un viaggio riposante. Si vedono tante cose e si continua a cambiare mezzo di trasporto e, anche se le coincidenze sono piuttosto comode, la stanchezza si fa sentire. Il bello di questo itinerario è che si può percorrere in più giorni, magari fermandosi anche a Tirano (bellissima cittadina dove si mangia molto bene…) o Poschiavo. Essendo circolare, si può anche scegliere sia da dove partire, sia la direzione.