Quando nel 1972 fu istituito il Premio Wakker, il riconoscimento dedicato al comune svizzero che meglio tutela il suo patrimonio architettonico, non ci furono dubbi nell’assegnarlo a Stein am Rhein.
Questa cittadina di circa 3’000 abitanti sorge dal tempo dei Romani lì dove il Reno riprende il suo corso verso il Mar del Nord uscendo dal Lago di Costanza. La Tasgetium del III Secolo d.C. era allora un castrum a difesa dell’Impero. Ora, dopo tanti complicati passaggi della storia svizzera, fa parte del Canton Sciaffusa anche se è completamente circondato dal Canton Turgovia e dalla Germania.
Grazie alla sua posizione Stein am Rhein è sempre stata un crocevia di traffici tra i quattro punti cardinali e, pertanto, in epoca medioevale era una cittadina ricca. Lo dimostra la bellezza delle case del suo piccolo e delizioso centro storico medioevale (quello che le valse il premio) che si trova sul lato destro del Reno. Furono costruite nell’arco di due secoli: dal XIII al XV e molte di esse, le più antiche, sono le tipiche Fachwerkhäuser, le costruzioni a graticcio, come quella del Burgerasyl, l’antico ospedale che oggi ospita uffici pubblici, tra i quali quello del turismo. Particolare per la sua storia è la Chretzeturm: nel XIII secolo torre rotonda, nel XVI secolo inglobata in case di abitazione e dal 1999 atelier per artisti di tutto il mondo.
Altre abitazioni, quelle più “moderne” mostrano orgogliosamente i loro Erker, cioè le tipiche finestre a bovindo e hanno la facciata multicolore e decorata. L’esempio più bello è la Rathaus, il municipio costruito attorno al 1540. Ma non sono solo le case a creare l’atmosfera particolare della cittadina, sono i dettagli: le stradine che si aprono in piazzette dove è installata una fontana immancabilmente ornata da fiori; gli angoli nascosti; le botteghe con le loro antiche insegne; i numerosi localini che si offrono ai turisti.
Senza contare poi che ci sono anche parecchie altre case/cose da vedere. Nella casa originale più antica della città che risale al 1302 è ospitato il Museo del Presepio, il KrippenWelt, con la sua esposizione di oltre700 pezzi da tutto il mondo. La casa del “Drago”, popolarmente chiamato “Lindwurm“, sarebbe ancora più antica (1297) ma delle sue origini c’è poco o nulla, trasformata più volte nei secoli fino all’ultimo rifacimento, attorno al 1820. Da allora tutto è rimasto così com’era e oggi è una casa-museo che mostra la vita di una famiglia borghese a metà del XIX Secolo.
Non una casa ma un castello è Burg Hohenklingen costruito a picco sulla cittadina nel 1225 e restaurato da pochi anni. Circondato da boschi e vigneti si raggiunge con una facile passeggiata. Da lassù, a 590 metri, si domina il territorio sul Reno, l’Unterersee (l’ultima propaggine del Lago di Costanza) e soprattutto si vede l’impianto medioevale di Stein am Rhein.
Sulle rive del fiume spicca l’Abbazia di San Giorgio che risale già all’anno 1007. È ottimamente conservata, con il chiostro tardogotico e la sala degli affreschi di inizio ‘500 e ospita un museo. La chiesa è ora la parrocchia della cittadina. Proprio di fronte, dall’altra parte del fiume, c’è la chiesa Brugg, consacrata a Giovanni Battista che è la più antica del Canton Sciaffusa e si trova nei resti delle mura della fortificazione romana.
Come fossero gettate casualmente nel Reno ci sono tre isolette, le Werd collegate con un ponte dalla riva sinistra del fiume. È un’oasi naturalistica famosa per essere un luogo di rifugio delle anatre e ospita l’antico convento di S. Otmar.
Se oggi possiamo visitare e godere questa bellissima cittadina è un vero miracolo perché Stein am Rhein ha rischiato di venire distrutta. Come detto, si trova proprio sul confine con la Germania e il 22 febbraio 1945 fu bombardata per errore da una squadriglia americana. Ci furono nove morti e alcuni danni. Niente in confronto ad altre città Svizzere della zona, per esempio Sciaffusa, che furono colpite più pesantemente in altre occasioni. Ci sono foto dell’epoca che ritraggono case con i tetti dipinti di rosso con la croce bianca per far capire agli aviatori alleati che era territorio elvetico. Si scoprì in seguito che l’espediente non funzionò perché i pilotoi americani non conoscevano la bandiera svizzera!
Info
Museo dei presepi Krippenwelt: www.krippenwelt-ag.ch
Museo Lindwurm: www.museum-lindwurm.ch
Turismo Stein am Rhein: www.tourismus.steinamrhein.ch