Quando nel 1972 fu istituito il Premio Wakker, il riconoscimento dedicato al comune svizzero che meglio tutela il suo patrimonio architettonico, non ci furono dubbi nell’assegnarlo a Stein am Rhein.
Questa cittadina di circa 3’000 abitanti sorge dal tempo dei Romani lì dove il Reno riprende il suo corso verso il Mar del Nord uscendo dal Lago di Costanza. La Tasgetium del III Secolo d.C. era allora un castrum a difesa dell’Impero. Ora, dopo tanti complicati passaggi della storia svizzera, fa parte del Canton Sciaffusa anche se è completamente circondato dal Canton Turgovia e dalla Germania.
L’interno del Museo Lindwurm [Foto: Museo Lindwurm]Senza contare poi che ci sono anche parecchie altre case/cose da vedere. Nella casa originale più antica della città che risale al 1302 è ospitato il Museo del Presepio, il KrippenWelt, con la sua esposizione di oltre700 pezzi da tutto il mondo. La casa del “Drago”, popolarmente chiamato “Lindwurm“, sarebbe ancora più antica (1297) ma delle sue origini c’è poco o nulla, trasformata più volte nei secoli fino all’ultimo rifacimento, attorno al 1820. Da allora tutto è rimasto così com’era e oggi è una casa-museo che mostra la vita di una famiglia borghese a metà del XIX Secolo.
Come fossero gettate casualmente nel Reno ci sono tre isolette, le Werd collegate con un ponte dalla riva sinistra del fiume. È un’oasi naturalistica famosa per essere un luogo di rifugio delle anatre e ospita l’antico convento di S. Otmar.