Ci sono sessanta elefanti su una pista da sci…
Sembra l’inizio di una barzelletta, ma è quello che (più o meno) sta succedendo a Laax, nel Canton Grigioni. Più, perché è vero che gli elefanti sono sessanta. Meno, perché i simpatici pachidermi non sono in carne e ossa ma sono delle opere d’arte uniche costruite in resina e dipinte a mano da artisti e celebrità di tutto il mondo, come Richard Branson, Khloe Kardashan, Tommy Hilfiger e altri, a favore del centro di cura e protezione degli elefanti a Chiang Mai in Thailandia. Le sessanta opere costituiscono l’Elephant Parade®, un’esposizione itinerante che, dopo essere stata in luoghi caldi come Las Vegas, Dubai e Rio de Janeiro, raggiunge per la prima volta le nevi di una località alpina.
I sessanta elefanti sono stati suddivisi in 13 “branchi” e collocati in altrettanti posti sparpagliati su tutta la località sciistica, dalla stazione a valle della funivia del Flims fino a 2’570 metri sul livello del mare. Fino al 17 aprile 2023 gli elefanti potranno essere visti in quota mentre si scia, direttamente ai bordi della pista. A valle, oltre alla stazione della funivia, si trovano accanto ai sentieri escursionistici invernali, o in punti panoramici.
Curiosamente, non è la prima volta che un elefante arriva a Laax. Già nell’estate del 1992, in occasione dell’evento “Crap Art” un esemplare in carne, ossa e zanne era stato ospite per quattro giorni sul Crap Masegn, tanto che il ristorante costruito nella stazione a monte della funivia, a circa 2’475 metri, porta il curioso nome “Das Elefant“, che non ha bisogno di traduzione.
LAAX, nella Regione del Surselva, fa parte della destinazione Flims-Laax-Falera uno dei comprensori sciistici più grandi del Canton Grigioni, oltre 100 chilometri quadrati, su un altopiano soleggiato a picco sulle Gole del Reno (clicca per vedere il nostro reportage) con 224 chilometri di piste , cinque Snowpark e ventotto impianti.
Info
Sul sito www.elephantparade.com/elephant-parade-laax-edition troverete tutte le indicazioni come arrivare, dove sono collocati i branchi e anche le foto dei singoli elefanti.