[kad_youtube url=”https://youtu.be/CJk23TP2HK8″ width=”960″]
L’usanza di celebrare la fine dell’inverno bruciando una catasta di legno e mettendo al rogo un fantoccio che rappresenta la stagione più dura per i contadini è molto diffusa. Il fuoco riscalda, scioglie la neve, purifica. Dopo un incendio la vita riprende pian piano… Si potrebbero trovare un’infinità di simbologie per questo rito antichissimo che si ripete di anno in anno, non solo in Svizzera.
In Canton Appenzell, nella capitale e nei villaggi dei dintorni, la quarta domenica di quaresima (quest’anno l’11 marzo) si festeggia il Funkensonntag cioè la “Domenica delle scintille”. Sono i bambini e i ragazzi che raccolgono materiali infiammabili e li accatastano per formare una grande pira sulla cui sommità è collocato il Funkebaabe, il fantoccio che rappresenta, appunto, l’inverno e che è imbottito di fuochi artificiali.
Il posto migliore dove assistere al Funkensonntag è il Ried che, una volta, era il quartiere povero a sud di Appenzell Dorf. La catasta è allestita nelle vicinanze della Gasthof Freudenberg dove al calar della sera giunge un corteo di giovani ognuno dei quali reca una fiaccola con la quale la incendieranno insieme ai giochi pirotecnici tra grida e schiamazzi. Il fuoco brucia a lungo e la gente rimane lì a osservare lo spettacolo e a chiacchierare pensando alla primavera che verrà. Una curiosità: per tradizione, con le braci della pira, molti ragazzini si accendono la loro prima sigaretta o “e Chrommi“, un sigaro storto.
Enigma Svizzera – Un viaggio oltre tutti gli stereotipi e i luoghi comuni
Nel 2024, esattamente il 14 giugno, SvizzerAmo ha compiuto dieci anni e in questo periodo sono stati pubblicati oltre 1'500...