Il bello della letteratura è che riesce a fare sembrare vero quello che è fantasia e fantasia quello che è vero.
Come si scoprirà nelle note finali, il romanzo di Davide Buzzi parte da una storia realmente avvenuta. Il protagonista era un promettente cantautore della Svizzera Romanda che ebbe una grande occasione per avere grande successo in Francia ma la sperperò tra donne, alcol e gioco per poi fuggire precipitosamente da Parigi e tornare in Svizzera.
L’autore trasferisce la vicenda dalla Francia a Milano riadattando i luoghi (che dimostra di conoscere molto bene) e lavorando di fantasia. Più di una volta, leggendo il libro, si ha l’impressione che la storia sia vera. Il lettore viene “ingannato” dalla naturalezza dei dialoghi (che poi sono quasi sempre dei monologhi dell’io narrante e del protagonista) e la precisione storica (frutto di un’accurata ricerca) rendono la lettura fluida e avvincente.
Un romanzo musicale
La musica è la vera protagonista del libro. È la biografia inventata di un cantautore attivo in Italia fra il 1968 e il 1974, lo spunto per raccontare acriticamente una piccola parte della storia musicale di quegli anni tormentati. I due personaggi e la loro vita non sono particolarmente importanti e, infatti, di loro si sa il minimo indispensabile; la vicenda si dipana nell’arco di tre mesi da marzo a maggio del 1993 e, in fondo, non esiste una vera trama. Quello che tiene avvinto il lettore è la progressiva rivelazione del personaggio principale, dei tentativi di dialogo del narratore che si infanga, letteralmente, nel mutismo, nella ritrosia, nella solitudine e nel dolore interiore dell’altro che si interrompono improvvisamente in violenti soliloqui.
Per scrivere il suo libro Buzzi si è documentato molto aggiungendo altra conoscenza al suo già ben fornito bagaglio culturale musicale. Ha citato tutti i campi della musica moderna: dal Pop italiano al Punk Rock inglese; dalla musica ribelle, anarchica e libertaria degli Anni ’70, alla musica “alternativa” di destra che pagava lo scotto politico ed era appannaggio di una cerchia ristrettissima di ascoltatori. Così la storia del protagonista del romanzo si snoda in quegli anni. Passa dal Festival pop di Villa Pamphili a Roma nel 1972, ad Annassunta Franco, protagonista del Festival di Castrocaro 1974 agli Acroama, gruppo progressive di Pavia orientato politicamente a destra.
Davide Buzzi (1968), ticinese di Acquarossa in Val di Blenio, è cantautore, (ha pubblicato cinque album), fotografo e giornalista ed è stato inviato per Radio Ticino al Festival di Sanremo.
SCHEDA
Davide BUZZI
L’ESTATE DI ACHILLE
Edizione: prima, 2022
Editore: Morellini, Milano
Formato: 21×14
Pagine: 213
Prezzo: € 17,90
ISBN: 978-88-6298-939-8