Friburgo o Friborgo? È sempre la stessa città ma, mentre in francese e in tedesco la denominazione è chiara: Fribourg/Freiburg, in italiano ci sono le due versioni. La prima è quella usata più comunemente, la seconda, forse, è la più propria perché la differenzia dalla Friburgo in Bresgovia tedesca.
Comunque la vogliamo chiamare, nel suo girovagare per la Svizzera, Svizzy qui c’era già stato una volta. Capitale dell’omonimo cantone, non è una città grande, meno di 40’000 abitanti formalmente bilingui francese e tedesco, anche se ufficialmente prevale il francese. E gli era piaciuta perché differente rispetto alle altre città svizzere.
Per capirla bisogna raggiungere uno dei molti punti panoramici che permettono di avere uno sguardo d’assieme sulla città. Il modo migliore per conoscere veramente Friburgo è quello di dotarsi di scarpe comode e camminare seguendo il tracciato delle antiche fortificazioni. Per alcuni tratti sono conservate, sono rimaste undici torri, 900 metri di mura e un bastione, ma anche dove queste sono scomparse il percorso porta ai punti panoramici più belli, quelli lungo la riva destra del fiume Sarine, attraversa ponti e scende alla città bassa per poi risalire.
Scarpe comode e gambe in spalla
È un percorso piuttosto lungo e con salite e discese e richiede una certa abitudine a camminare. Però da aprile a ottobre è in servizio Le petit train, il trenino stradale che parte da Place Jean Tinguely – il centro – e, passa dalla Cattedrale di San Nicola poi scende e sale, riscende e risale nuovamente, toccando i punti più importanti e panoramici. Con lo stesso biglietto è possibile fare delle soste intermedie dove e come si vuole.
Noi siamo saliti alla cattedrale e scesi alla seicentesca cappella barocca di Lorette, a sud-est rispetto al centro, dove il trenino ferma per alcuni minuti per lasciare il tempo di fare delle belle foto; il consiglio è di andarci di mattina per sfruttare la luce giusta che, provenendo da est, colpisce tutta la città vecchia. Da Lorette vediamo bene il tracciato delle antiche mura medioevali con le fortificazioni e le torri, un apparato formidabile molto ben conservato che è considerato il più importante della Svizzera.
Siamo sul lato destro del fiume Sarine o Saane in tedesco, il corso d’acqua più importante deI Cantone, che attraversa tutto longitudinalmente da sud a nord e nel suo scorrere serpeggiante crea laghi, meandri e gole. In una di queste, dove il fiume forma una “S“, si trova Friborgo. Per un certo aspetto assomiglia a Berna, con la differenza che mentre la Città Federale si è estesa a partire sullo sperone circondato dall’Aare, Friborgo ha seguito il fiume e la città si è sviluppata su due piani: uno inferiore vicino all’acqua e uno superiore sopra la falesia.
Scendiamo al fiume
Ripartiti da Lorette scendiamo alla fermata successiva, Auge, perché volevamo vedere da vicino il Pont de Berne, che avevamo passato poco prima con il trenino. È il ponte più antico della città (1253) e l’unico coperto. In pochi metri si trovano due antiche porte duecentesche, quella di Berna e quella di Gottèron; tre torri. La Tour Rouge e la Tour Dürrenbühl anch’esse del Duecento e la Tour des Chats del secolo seguente e tre delle undici fontane medioevali.
Questo è anche il punto dove la Sarine riceve il Gottèron, un piccolo affluente che esce da una stretta gola, le Gorges de Gottèron. Un sentiero tra gli alberi lo percorre circolarmente in circa 9 chilometri. Invitante ma, per mancanza di tempo ce lo riserveremo per una prossima visita.
L’Auge è la parte più bassa della città ed è una lingua di terra in un’ansa della Sarine proprio ai piedi della Cattedrale che si raggiunge percorrendo l’elegante Grand-Rue. Per tornare verso il centro, invece di riprendere il trenino decidiamo di passare da Neuveville, la città nuova (per i tempi medioevali) ai piedi della Lorette.
Attraversiamo i due ponti, du Milieu e de Saint-Jean, che sono anche due punti panoramici, e risaliamo sulla Rue de Neuveville per raggiungere la funicolare che ci riporterà a St.Pierre, vicino alla piazza Georges-Phyton che è il cuore della città alta. La funicolare è una attrazione storica di Friburgo perché oltre che essere antica (è stata inaugurata nel 1899) è una delle pochissime ancora esistenti che funziona grazie a un sistema di contrappesi. Infatti è il riempimento e svuotamento dell’acqua dei cassoni che, permette alle due carrozze di salire e scendere. Il tragitto della funicolare non è lunghissimo ma fa risparmiare parecchia strada, tutta in salita, e l’abbiamo presa volentieri, anche per riposarci un po’.
Il giro d’esplorazione che abbiamo fatto ci ha permesso di capire la struttura medioevale di Friburgo. Ma restano ancora tante altre cose da vedere per scoprire l’anima di questa bella città.
Info
Turismo Friburgo: www-fribourgtourisme.ch