Friburgo o Friborgo? È sempre la stessa città ma, mentre in francese e in tedesco la denominazione è chiara: Fribourg/Freiburg, in italiano ci sono le due versioni. La prima è quella usata più comunemente, la seconda, forse, è la più propria perché la differenzia dalla Friburgo in Bresgovia tedesca.
Per capirla bisogna raggiungere uno dei molti punti panoramici che permettono di avere uno sguardo d’assieme sulla città. Il modo migliore per conoscere veramente Friburgo è quello di dotarsi di scarpe comode e camminare seguendo il tracciato delle antiche fortificazioni. Per alcuni tratti sono conservate, sono rimaste undici torri, 900 metri di mura e un bastione, ma anche dove queste sono scomparse il percorso porta ai punti panoramici più belli, quelli lungo la riva destra del fiume Sarine, attraversa ponti e scende alla città bassa per poi risalire.
Scarpe comode e gambe in spalla
È un percorso piuttosto lungo e con salite e discese e richiede una certa abitudine a camminare. Però da aprile a ottobre è in servizio Le petit train, il trenino stradale che parte da Place Jean Tinguely – il centro – e, passa dalla Cattedrale di San Nicola poi scende e sale, riscende e risale nuovamente, toccando i punti più importanti e panoramici. Con lo stesso biglietto è possibile fare delle soste intermedie dove e come si vuole.
Il trenino percorre le ripide stradine di Neuveville [Foto: Fribourg TourismeNoi siamo saliti alla cattedrale e scesi alla seicentesca cappella barocca di Lorette, a sud-est rispetto al centro, dove il trenino ferma per alcuni minuti per lasciare il tempo di fare delle belle foto; il consiglio è di andarci di mattina per sfruttare la luce giusta che, provenendo da est, colpisce tutta la città vecchia. Da Lorette vediamo bene il tracciato delle antiche mura medioevali con le fortificazioni e le torri, un apparato formidabile molto ben conservato che è considerato il più importante della Svizzera.
Ripartiti da Lorette scendiamo alla fermata successiva, Auge, perché volevamo vedere da vicino il Pont de Berne, che avevamo passato poco prima con il trenino. È il ponte più antico della città (1253) e l’unico coperto. In pochi metri si trovano due antiche porte duecentesche, quella di Berna e quella di Gottèron; tre torri. La Tour Rouge e la Tour Dürrenbühl anch’esse del Duecento e la Tourdes Chats del secolo seguente e tre delle undici fontane medioevali.
L’Auge è la parte più bassa della città ed è una lingua di terra in un’ansa della Sarine proprio ai piedi della Cattedrale che si raggiunge percorrendo l’elegante Grand-Rue. Per tornare verso il centro, invece di riprendere il trenino decidiamo di passare da Neuveville, la città nuova (per i tempi medioevali) ai piedi della Lorette.