Lo scorso 19 ottobre 2020 è stata annunciata la nomina di Albinen nei Borghi più belli della Svizzera. Il villaggio in Canton Vallese è diventato così il 41° membro dell’Associazione che si occupa di valorizzare i centri minori della Confederazione e del Principato del Liechtenstein.
Questo piccolissimo nucleo di soli 241 abitanti è abbarbicato a 1’300 m sul livello del mare sul versante orientale della stretta valle scavata dal torrente Dala nel suo percorso che conduce dalla sorgente sopra Leukerbad fino a gettarsi nel Rodano a Leuk. Si trova in una posizione soleggiata e molto panoramica a dominare la Valle del Rodano e le montagne.
Il villaggio è stato inserito tra i Borghi più belli della Svizzera non solo in virtù della sua posizione ma soprattutto per essere un complesso omogeneo dove le abitazioni, i vecchi chalet, i fienili e i fienili a incastro – tutti rigorosamente in legno annerito dal tempo – raccontano una storia che risale ai secoli XVII e XVIII.
I 244 edifici in legno di Albinen sono catalogati come luoghi di interesse nazionale. Sorgono sfalsati lungo il pendio e hanno la caratteristica che le facciate sono tutte rivolte verso sud, verso la valle. Spicca la chiesa parrocchiale Bruder Klaus l’unico edificio moderno tutto bianco e dalle forme tondeggianti, per questo non del tutto apprezzato dai locali che lo chiamano ironicamente “l’UFO“, mentre in realtà rappresenta l’Arca. È stata costruita nel 1959 in seguito alla distruzione della vecchia chiesa settecentesca nel terremoto del 1946. Ha delle belle vetrate ed è conservato un quadro che rappresenta San Lorenzo dipinto da un allievo del celeberrimo Rubens nel 1629.
Albinen punta sul turismo
Dal 1226, quando il nome Albinen viene menzionato per la prima volta in un documento, è sempre stato un villaggio agricolo autosufficiente, se si è conservato così integro è stato proprio a causa del suo isolamento. Fino agli anni ’60 del secolo scorso non c’era nemmeno una strada che la collegasse alla rete viaria cantonale e si poteva raggiungerlo solamente con sentieri ripidi e scalinate scoscese.
Il turismo è una scoperta recente che ha cambiato l’economia del villaggio ma non ha modificato la placida vita del luogo. ALBIJOU è un’iniziativa locale che offre servizi alberghieri nelle case del villaggio oltre a una serie di altre offerte portate avanti dalla gente del posto privati o associazioni, come eventi vari o escursioni guidate tipo quella lungo l’Egguweg, un sentiero ben segnalato con 17 stazioni dove si raccontano i tesori naturali e culturali di Albinen: le erbe officinali, le erbe di montagna commestibili, la flora alpina; ma anche l’insieme delle vecchie case in legno del villaggio e le modalità di realizzazione dei muri di pietra a secco e il particolare tipo di pavè detto bikkini.
Albinen ha avuto un momento di forte notorietà internazionale nel 2017 per un’iniziativa volta a invertire la tendenza allo spopolamento del villaggio. L’amministrazione comunale offriva infatti un aiuto finanziario di 25’000 franchi per ogni adulto, 50’000 per ogni coppia e 10’000 per i bambini a chi si fosse trasferito lì a vivere. Naturalmente c’erano alcune clausole da soddisfare e non era così facile essere prescelti, però sembra che stia cominciando a funzionare.
Web
- I Borghi più belli della Svizzera: www.borghisvizzera.ch
- Albinen: www.albinen.ch
- Albijou: www.albijou.ch
Per saperne di più
L’associazione I Borghi più belli della Svizzera – fondata a Lugano nel 2015 – si impegna a mettere in mostra i piccoli tesori della Svizzera e del Liechtenstein e a farli conoscere a livello nazionale e internazionale. Oggi l’associazione conta 41 villaggi in 14 cantoni svizzeri e 1 villaggio nel Principato del Liechtenstein: