Ormai lo avete capito, Svizzy e i suoi due amici umani amano mangiare e sono spesso alla ricerca di notizie sull’argomento. Eccone allora due in un colpo solo, per giunta nella stessa località: Vevey, in Canton Vaud.
Nest, il mondo di Nestlé
Nesquik, Nescafé, Nespresso, Parfait, Maggi, Thomy, Cailler ma anche San Pellegrino, Buitoni e Perugina… Sono solo alcuni dei marchi che appartengono alla Nestlé, sicuramente una delle imprese svizzere più conosciute al mondo. La storia di questo colosso dell’alimentazione è iniziata giusto 150 anni fa, sulle rive del Lago di Ginevra, a Vevey.
Domenica 2 giugno, questo anniversario sarà celebrato con l’inaugurazione di Nest, un centro museale di 3’000 metri quadrati pensato come un’esperienza multimediale con un percorso didattico e ludico che racconta la storia dell’azienda, dal primo laboratorio dove il dottor Henri Nestlé inventò il latte in polvere, fino alle ultime invenzioni.
Nest si trova vicinissimo alla stazione, ospitato in un edificio in vetro e acciaio che sorge sul luogo dove era il primo stabilimento di Nestlé. La storia della società è raccontata su tre piani grazie a un’audioguida, e ci sono diversi settori.
Nel “Zeitgeist” si esplorano gli archivi sui marchi storici dell’azienda; “La Collection” è una camera dei tesori con gli oggetti di culto legati ai prodotti Nestlé; nel “Forum“ci sono degli schermi che raccontano le sfide moderne dell’alimentazione come la gestione delle risorse. In Nest ci sono anche una Mini Fabbrica dedicata ai bambini, il Café Henri, un negozio, la Piazza coperta di 1’600 metri quadrati ad accesso libero e la Villa, uno spazio dedicato a seminari, conferenze a avvenimenti vari. Info: www.le-nest.ch
Alimentarium, il museo dell’alimentazione
Il Nest non è l’unica novità di inizio giugno a Vevey. Il giorno 4, sabato, riapre l’Alimentarium, il museo (l’unico al mondo) dedicato all’alimentazione. È stato chiuso per un lungo periodo di tempo per una completa ristrutturazione.
Nell’edificio che si trova sul lungolago, di fronte alla famosa forchetta che esce dall’acqua, sono in esposizione oggetti legati al mangiare, curiosità come un antico pelapatate ma anche reperti storici come un prodotto da forno scoperto in una tomba egizia risalente a oltre 4’000 anni fa.
Inoltre è raccontato anche qui in maniera ludica e interattiva, quello che c’è dietro l’alimentazione, come nutrirsi in maniera corretta, come viene prodotto il cibo, come viene conservato e trasportato. Per il 2016 il tema dell’anno dell’esposizione sarà appunto “Locale-globale“, un esame di come i grandi movimenti migratori influiscano anche sull’alimentazione quotidiana. Un museo dell’alimentazione non può non avere un punto di ristoro. Ce ne sono addirittura tre: un classico ristorante, la Terrazza all’aperto e una caffetteria informale.
Info: www.alimentarium.org