Le avventure di Svizzy e dei suoi amici umani questa volta li hanno portati nella Capitale Federale con un centro storico da Patrimonio Unesco: Berna. Un collegamento ferroviario diretto la unisce a Milano, sono tre ore di viaggio comode da centro città a centro città. Berna si estende su una lingua di terra formata da una lunga ansa del fiume Aare. Man mano che la città si è ampliata si è allungata lungo questo istmo e le tracce di questo sviluppo si vedono nei resti delle fortificazioni successive.
Zytglogge, l’antica torre simbolo cittadino
Il punto centrale della città è lo Zytglogge, la torre che ospita l’orologio astronomico cinquecentesco, un capolavoro della meccanica gelosamente mantenuto con i suoi pezzi originali e caricato ogni sera a mano da un addetto stipendiato appositamente dall’amministrazione cittadina.
L’orologio segna i quarti d’ora e, ogni ora si aziona un carosello di figure che hanno a che fare con la storia della città, tra le quali gli immancabili orsi che compaiono nello stemma di Berna e che ne danno anche il nome, infatti in tedesco Orso si dice “Bär”.
E i simpatici plantigradi si possono salutare dal vivo nel BärenPark, un apposito fossato collocato sulle rive del fiume, dove vivono tre esemplari papà Finn, mamma Björk e la loro figlioletta pelosa Ursina coccolati e accuditi da turisti e locali.
Orsi e bagni nell’Aare
Oltre agli orsi, quando la temperatura lo permette, si possono osservare numerosi esemplari di Homo Sapiens Bernensis dediti alla loro attività preferita, il bagno nell’Aare, un’attività abbastanza pericolosa perché la corrente è forte.
I bagnanti si immergono abbracciati a delle specie di zaini impermeabili dove mettono i vestiti e gli effetti personali e si lasciano trasportare dalla corrente fino all’altra parte della città per poi tronare indietro a piedi, spesso in costume da bagno.
Shopping… su due piani
La struttura del centro storico è abbastanza semplice: ci sono tre strade parallele che seguono longitudinalmente il corso dell’Aare. Quella centrale è l’asse composto da Spitalgasse, Marktgasse, Kramgasse e Gerechtihkeitgasse che parte dallo Zytglogge e scende al ponte Nydeggbrücke, sull’Aare.
La caratteristica (comune a molte strade del centro) è quella dei porticati ma non solo. Le botteghe non si aprono solamente sotto le volte ma scendono in profondità nelle cantine. Anticamente erano i luoghi dove si conservavano le botti del vino, oggi in parte sono rimasti come locali ma molti si sono trasformati in negozi di tutti i generi. Insomma, uno “shopping” su due piani.
Berna la rilassata
Berna ha la fama di essere una città molto calma, dove i ritmi sono rilassati e la gente ama prendersela con comodo e questo si nota non solo dal gran numero di locali e ristoranti ma anche di negozi dedicati alla casa, al suo arredamento e decorazione.
Cinque delle 11 antiche fontane pubbliche esistenti in città arricchiscono la strada. L’acqua è fresca e pulitissima e potete riempire tranquillamente bottiglie e borracce.
Sulla Kramgasse c’è anche l’abitazione, ora museo, di un tal Albert Einstein che visse alcuni anni a Berna lavorando come impiegato dell’Ufficio Brevetti e dove cominciò a elaborare la sua teoria della Relatività.
Un giro in città fino in cima al più alto campanile della Svizzera!
Se si abbandona la strada principale per andare nelle vie parallele si trovano altre belle botteghe di artigianato e di antiquariato. Sull’asse Rathausgasse-Postgasse, a sinistra della via centrale, ci sono in rapida successione la chiesa di San Pietro e Paolo. Questa è la cattedrale della Christkatholische Kirche una chiesa cattolica nata a fine ‘800 in opposizione al Concilio Vaticano I e che non riconosce il papa come capo della Chiesa.
Dall’altra parte della strada c’è l’austero e imponente edificio del municipio, di origini medioevali. Dalla parte opposta si giunge al Münster, la cattedrale protestante, con il suo campanile, il più alto della Svizzera, circa 300 gradini da salire sbanfando per godere di una splendida vista su tutta la città e i dintorni.
Sopra il portone principale è rappresentato il Giudizio Universale in pietra policroma, dove a sinistra di chi guarda ci sono le schiere dei salvati in tranquillo atteggiamento di preghiera e a destra i dannati raffigurati ognuno secondo il proprio peccato, tra costoro è rappresentato il governatore dell’odiata e rivale Zurigo.
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La piazza del Parlamento federale, una piazza per tutti
Proseguendo dallo Zytglogge si entra nella seconda cerchia di mura che si chiudeva nella Bärenplatz. Un edificio colpisce per la sua mole: la Kornhaus era l’antico granaio della città. Ora è un bar/birreria/ristorante con una grande sala sotterranea tutta in legno e decorata con pitture.
In questa parte di Berna è stata eretta la Curia Confoederationis Helveticae, il palazzo del Parlamento federale, un edificio in stile neoclassico con una grande cupola. Davanti ci sono 26 getti d’acqua, uno per ogni cantone svizzero che escono dalla pavimentazione creando giochi d’acqua che sono la gioia dei più piccoli durante le calde giornate estive.
Da sei anni, poi, tra metà ottobre e fine novembre la facciata del parlamento si trasforma in uno schermo per giochi di luce progettati appositamente, il Rendez-vous Bundesplatz. Quest’anno sarà dal 14 ottobre al 27 novembre. Insomma una piazza da vivere e non solo appannaggio della politica.
Berna città delle rose e dell’arte
Berna è una città molto elegante anche nei suoi quartieri meno centrali. Un servizio di trasporti pubblici efficiente e frequente porta rapidamente da una parte all’altra della città. Arrivare a Breitenrein dal Zytglogge con il tram 9 è facilissimo e lì si scoprono delle case molto belle in stile inizio ‘900.
Con una passeggiata si scende verso il Rosengarten, il Giardino delle Rose, che oltre a essere – come dice il nome – un giardino botanico è anche uno dei punti panoramici più famosi di Berna con oltre 200 varietà di rose. Una curiosità: tra il ‘700 e l’800 era un cimitero. Solo nel 1913 è diventato un parco pubblico. Una discesa breve ma ripida ci riporta alla fossa degli orsi e al Nydeggbrücke, il ponte sull’Aare.
Una casetta all’inizio del ponte ospita un museo tanto minuscolo quanto interessante: lo Swiss Brand Museum che racconta la storia dei marchi e dei prodotti svizzeri più famosi nel mondo. Accanto c’è la fermata del filobus 12 che porta a uno dei luoghi culturali più importanti non solo della città: il Paul Klee Zentrum, il museo dedicato alla vita e alle opere dell’artista realizzato da Renzo Piano. L’edificio è una bassa onda di vetro e acciaio che spunta appena da un prato verde e l’esposizione è ricchissima e continuamente modificata secondo idee tematiche.
RINGRAZIAMENTI
Per realizzare questo servizio abbiamo avuto il sostegno di:
- Swiss Travel System (swisstravelsystem.com) che ci ha messo a disposizione lo Swiss Pass, la tessera di libera circolazione su tutti i mezzi di trasporto elvetici;
- Turismo Berna (bern.com) e Federica De Luca che hanno organizzato il viaggio e il programma di visite;
- Hotel Alpenblick (alpenblick-bern.ch) che ci ha ospitato con grande cortesia e simpatia.
A queste istituzioni e alle persone che ci lavorano il nostro grazie di cuore.
Il nostro racconto fotografico…
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