I tecnici e i giornalisti sportivi, tuttavia sono più prudenti. Un po’ perché il gioco messo in mostra in questa partita inaugurale non è stato troppo elevato. «La Svizzera ha evitato la trappola», «La Svizzera gioca a farsi paura prima di salvarsi», «Una vittoria da infarto», «E adesso surfiamo sull’onda», «Seferovic campione del mondo»… I titoli dei giornali svizzeri sono di questo tenore.
Il sapore della vittoria
Una vittoria giunta «pasticciando, soffrendo, andando sotto e poi rialzando la testa fino alla gioia finale», scrive La Regione. «Proprio come si compete alla squadra compatta e di personalità che ha sempre dichiarato di essere diventata», dichiara il Corriere del Ticino . Gli svizzeri – sottolinea la Neue Zürcher Zeitung – hanno vinto una partita iniziata con il freno a mano tirato, «imprimendo poco ritmo, come spesso accaduto nelle ultime amichevoli e anche durante la fase di qualificazione». Tutta la stampa è concorde sulla bontà delle scelte tecniche operate dall’allenatore rossocrociato Ottmar Hitzfeld. Quando meno te lo aspetti, arriva il gol di Seferovic, «Promuovendo a pieni voti la gestione tattica della partita operata da Hitzfeld», annota il Corriere del Ticino. Un «Hitzfeld dalle mani d’oro», titola la Neue Zürcher Zeitung. «Forse è stato il suo istinto d’allenatore, forse le sue grandi conoscenze come tecnico di livello mondiale, forse semplicemente il caso: comunque sia, Ottmar Hitzfeld ha effettuato per questa prima partita dei mondiali due cambi determinanti. All’inizio del secondo tempo e in zona Cesarini, Admir Mehmedi e Haris Seferovic hanno segnato due reti che permettono alla Svizzera di avvicinarsi un po’ al suo obiettivo minimo di questi mondiali, qualificarsi per gli ottavi di finale». «È il sogno di ogni calciatore: segnare negli ultimi minuti il gol della vittoria in un’importante partita dei mondiali», riassume la Neue Luzerner Zeitung.
Non c’è tempo di riposarsi
Molto fa la scaramanzia. «La Svizzera non ha tempo per riposarsi e festeggiare la vittoria», rileva la Südostschweiz, pensando già al prossimo incontro in programma il 20 giugno contro la Francia. Un po’ per scaramanzia pensando agli scorsi Mondiali in Sudafrica quando la Svizzera sconfisse all’esordio i futuri Campioni del Mondo della Spagna, per poi finire eliminata nel girone da una sconfitta contro il Cile e, soprattutto da un deludentissimo pareggio contro il modeso Honduras.
«Non deve più succedere. Una seconda vittoria è d’obbligo», sottolinea il quotidiano grigionese. «Esordio dolcissimo, ma facciamo festa sottovoce: quattro anni fa battemmo la Spagna alla prima, sappiamo tutti come andò a finire». Più ottimista La Regione: «Dall’altopiano di Brasilia gli ottavi di finale sembrano molto più vicini», Le Matin di Losanna lancia un appello affinché tutti restino coi piedi per terra: «L’esperienza questa volta deve insegnare e piuttosto di chiedersi immediatamente quale avversario potremmo trovarci di fronte negli ottavi, le folle farebbero bene a restare calme». Per proseguire l’avventura mondiale, la Svizzera dovrà però migliorare, secondo il Blick: «La squadra non ha sfruttato appieno il suo potenziale» e la Tribune de Genève osserva: «Troppi errori, troppe imprecisioni. Soprattutto nelle prime fasi dell’incontro. Malgrado un possesso palla superiore, Shaqiri e i suoi compagni hanno fatto fatica a esercitare un vero e proprio dominio».
Fanno ben sperare la rabbia e la volontà messe in campo con l’immagine di Valon Behrami e del suo «eroico sradicamento di palla» che ha portato al gol della vittoria, come scrive il Corriere del Ticino «La squadra ha dimostrato di avere carattere, di riuscire a superare tutte le difficoltà», annota ancora il Blick. «Quando si riesce a vincere questo genere di partite, non si tratta solo di fortuna, bensì anche di classe». Per La Regione, la vittoria di domenica suggella la «crescita che finora ci era stata descritta a parole» ed è una «prova di maturità».