Fino al 12 gennaio 2025 è in corso a Roma la mostra Antonio Ligabue ‒ I misteri di una mente presso il Museo Storico della Fanteria. Sono esposte 64 opere tra sculture, dipinti a olio, disegni e puntesecche, che raccontano il suo percorso artistico.

Un forte legame con la Svizzera
Il tormentato artista, sempre in lotta per la sopravvivenza e la comprensione del mondo che lo circondava era nato a Zurigo da madre italiana il 18 dicembre 1899. Ebbe un’infanzia difficile, non visse mai con la sua famiglia d’origine ma fu subito affidato a una coppia di svizzeri tedeschi senza figli Johannes Valentin ed Elise Göbel che l’artista considerò sempre come i propri genitori nonostante le condizioni economiche e culturali disagiate.
I Göbel si trasferirono successivamente in Canton San Gallo. La precarietà della famiglia adottiva, la morte per intossicazione alimentare della madre naturale e dei fratelli e le malattie compromisero lo sviluppo fisico, mentale e psichico del giovane. Frequentò le scuole all’Istituto di Marbach, specializzato nella pedagogia curativa dei ragazzi considerati “idioti” con un programma che prevedeva lo studio, il lavoro e il contatto frequente con gli animali domestici. Come studente imparò velocemente a leggere e a scrivere ed eccelleva nel disegno e nelle scienze naturali.
Antonio; aveva un carattere difficile e difficoltà a scuola, fu allontanato da Marbach per cattiva condotta. Tornò nuovamente nella famiglia adottiva a Staad, sulle sponde del Lago di Costanza, dove il futuro artista condusse una vita irregolare, lavorando saltuariamente come bracciante. Nel 1917, fu ricoverato per la prima volta in un ospedale psichiatrico a Pfäfers in seguito a una violenta crisi nervosa, una volta dimesso alternò brevi periodi a Romanshorn in famiglia con vagabondaggi e altri ricoveri in istituti, fino al 1919, quando fu definitivamente espulso dalla Svizzera come “individuo mentalmente minorato e socialmente pericoloso” per aver aggredito la madre adottiva durante una lite.
Il Van Gogh svizzero
L’esperienza scolastica in Svizzera creò la base per il successivo sviluppo artistico di Ligabue. I metodi insegnativi e i progressi della pedagogia lasciarono impronte profonde. nonostante le difficoltà aveva una certa educazione e cultura. Aveva una grandissima memoria visiva e conosceva le opere dei pittori importanti. Per l’uso dei colori vividi e il tratto degli studiosi elvetici lo hanno accostato a Van Gogh.
Sicuramente Ligabue aveva una grande nostalgia della Svizzera che dovette lasciare contro la propria volontà e con grandissima sofferenza, tantò che provò a tornarci clandestinamente ma, purtroppo per lui, fu scoperto e rispedito indietro in Italia.

Una vita travagliata
Arrivò così a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, il luogo d’origine del padre Bonfiglio Laccabue (il vero cognome dell’artista da lui ripudiato in odio al genitore), nonostante non parlasse una parola di italiano.
In Emilia, emarginato e deriso (veniva chiamato “il tedesco”), riprese la sua vita solitaria e nomade, lavorando saltuariamente come manovale o bracciante presso le rive del Po e vivendo grazie all’aiuto dell’Ospizio di mendicità Carri. Fu in quel periodo che iniziò a dipingere, anche se la sua carriera di artista vero iniziò nel 1928, ostacolata dalla miseria e da diversi ricoveri in ospedale psichiatrico.
Fu nel dopoguerra che la critica cominciò a interessarsi a lui dandogli progressivamente una certa fama; i suoi temi preferiti erano gli animali ma anche scene di vita quotidiana e i paesaggi della natia Svizzera che si ritrovano in tanti suoi quadri, come in un famoso autoritratto con cane, dove il paesaggio sullo sfondo è tipicamente elvetico.
Info
- Titolo della mostra: Antonio Ligabue – I misteri di una mente
- Dove: Museo Storico della Fanteria – Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9 – Roma
- Quando: dal 28 settembre 2024
- Orari: lunedì-venerdì 9:30 alle ore 19:30; sabato, domenica e festivi: fino alle ore 20,30. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
- Ingresso: 15€; fine settimana e festivi 13,00€. Ridotto in biglietteria: 10,€
- Biglietteria online: www.ticketone.it