Tre idee per questo periodo di crisi per evitare gli affollamenti. Le città sono semichiuse e gli spostamenti limitati ma, grazie al Cielo, ci sono altre possibilità per soddisfare la propria voglia di evasione. Gran parte del territorio svizzero è scarsamente popolato ma ricco di bellezze naturali, allora perché non approfittarne per fare delle belle escursioni all’aria aperta nella natura?
1. Alla scoperta delle sorgenti sulfuree nella Linthal
Itinerario: Bergli – Brunnenberg – Luchsingen
Difficolta: difficile
Punti di ristoro sul percorso? sì
Distanza totale/tempo di percorrenza: 15,3 km /4h45
Perché? È una bella escursione in alta quota molto panoramica. Si parte dalla fermata “Linthal, Bergli” dell’autopostale e il sentiero comincia salire rapidamente, sono circa 400 metri di dislivello in meno di due chilometri fino a Nussbüel. Questo è il tratto più faticoso. Da lì comincia un sentiero alto con una salita molto più leggera e costante che attraversa Braunwald (per chi fosse stanco, c’è un impianto che riporta a valle) e conduce al laghetto di Oberblegisee. Da qui inizia l’ultima parte del percorso, in discesa fino alla stazione della funivia di Brunnenberg, il monte delle sorgenti. Già! Linthal, è stata una celebre stazione termale per le fonti di acqua sulfurea. Oggi non è rimasto quasi niente dell’antico splendore ma le sorgenti si trovano vicino alla stazione a valle della funivia a Luchsingen. Una bella deviazione è quella che porta alla cascata Berglistüber a pochi minuti di cammino dalla fermata dell’Autopostale di Bergli. Attenzione, però che sono previsti dei lavori forestali che dureranno fino a inizio 2021 e pertanto il sentiero è chiuso fino ad allora.
Web: www.braunwald.ch
2. Splendidi panorami sul monte Weissenstein e le grotte
Itinerario: Oberdorf – Weissenstein
Difficolta: media
Punti di ristoro sul percorso? no
Distanza totale/tempo di percorrenza: 11,1 km / 3h45
Perché? Il monte Weissenstein (1’284 metri) è uno dei punti panoramici più suggestivi della catena del Giura. È un balcone che offre una vista fantastica sull’Altopiano svizzero fino alle Alpi. Si trova a poca distanza da Soletta (la città barocca della Svizzera che ha festeggiato quest’anno il suo 2° millennio). La cima si raggiunge salendo in funivia o a piedi da Oberdorf. E lì c’è il famoso Kurhaus, che nel XIX Secolo era un luogo di cura dove si praticava una speciale terapia a base di siero del latte prodotto dalle mucche che pascolavano sugli alpeggi. Oggi il bell’edificio storico è un albergo-ristorante in un luogo panoramico. Il Kurhaus è anche il luogo dove è stato collocato il sole, il punto di partenza del famoso Pianetenweg, un sentiero didattico che fa parte del Jura Höhenweg – la Via Alta dello Jura – e riproduce il sistema solare dove i pianeti sono collocati lungo il percorso alla giusta distanza in scala 1/1’000’000’000, ovvero ogni metro rappresenta un milione di chilometri. A ogni pianeta è dedicata una tabella con le informazioni astronomiche. Dalla cima al Weissenstein partono diversi sentieri circolari per escursioni in vetta di lunghezza variabile, una delle quali conduce al sistema di grotte del Nidlenloch. Tra l’altro il Weissenstein è famoso anche per le sue piste per lo slittino.
3. Il giro del lago di Sils
Itinerario: circolare, Sils Maria – Sils Maria
Difficolta: media
Punti di ristoro sul percorso: sì
Distanza totale/tempo di percorrenza: 16 km /5h
Perché? Il paesaggio dell’ Alta Engadina, l’altopiano che parte dal passo del Maloja e giunge fino a Sankt Moritz è uno dei più belli di tutta la Svizzera. Il giovane fiume Inn forma una successione di quattro laghi circondati da boschi di pini cembri e larici, sormontate da alte montagne che, d’inverno diventano importanti stazioni sciistiche. Il percorso attorno al Lago di Sils permette di godere di questi splendidi panorami. Tecnicamente non è molto difficile è solamente un po’ lungo; il dislivello è di 533 metri e si svolge a una quota attorno ai 2’000 metri. Gran parte del percorso fino a Maloggia è un sentiero d’altura. I punti più panoramici sono presso Grevasalvas e sul Plan dil Zoch. Il ritorno fino a Sils-Maria avviene lungo le sponde del lago. In questa stagione, quando il tipico vento freddo del Maloja soffia più forte, può capitare di assistere a un curioso fenomeno naturalistico: le cosiddette “Silserkugeln” le palle di Sils. Il moto delle onde del lago unisce gli aghi caduti dei larici che vengono spinti sulle rive sabbiose dove il vento li modella a formare dei grandi gomitoli di colore bruno rossastro.
Web: www.sils.ch