Il bello di tornare a Interlaken è che ogni volta troviamo qualcosa di nuovo anche in un posto che già conosciamo bene.
Svizzy ha già preso tante volte i trenini che conducono alla stazione ferroviaria più alta d’Europa, i 3’454 metri dello Jungfraujoch ed era curioso di sperimentare l’Eiger Express, la funivia aperta nel dicembre 2020 che collega Grindelwald con il Ghiacciaio dell’Eiger, la stazione a monte della ferrovia Jungfraubahn.
È una nuova opzione. Prima il viaggio, che iniziava da Interlaken Ost, prevedeva due cambi di treno: a Grindelwald, appunto e a Kleine Scheidegg; la funivia accorcia notevolmente il tempo di percorrenza evitando, se si vuole, la tratta centrale in ferrovia.
La corsa dura solo quindici minuti nei quali si percorrono quasi 5,5 chilometri per un dislivello di circa 1’400 metri. Svizzy ha gradito molto la comodità delle ampie cabine da 24 posti, molto stabili grazie al sistema di ancoraggio a tre funi e con una grande superficie vetrata che consente una vista meravigliosa sulla Parete Nord dell’Eiger, un muro verticale roccioso che ha fatto la storia dell’alpinismo.
Lo Jungfraujoch è una delle destinazioni più amate dai turisti asiatici e Svizzy, sempre socievole, ha fatto subito amicizia con un gruppo di ragazzi coreani che erano assai entusiasti per la bellezza del percorso e scattavano un mucchio di foto facendosi selfie con lui.
Insomma, il tragitto in funivia è una bella esperienza che permette di risparmiare 47 minuti di viaggio; tempo che abbiamo utilizzato per andare in giro nella regione.
Navigando sul lago
Tornati a Interlaken West abbiamo preso il battello per Spiez. Questa cittadina è il nodo ferroviario dove si cambia per andare verso Sud in direzione di Losanna/Ginevra o Briga/Domodossola. Molte volte mi ero fermato in stazione provenendo da Milano e diretto a Interlaken. Il centro storico, però, si trova in basso, sul lago, e così grazie al battello siamo finalmente riusciti a vedere il castello medioevale (XI secolo) con il suo bellissimo giardino fiorito, il minuscolo borgo antico e la chiesa romanica.
Purtroppo, quando siamo arrivati noi fervevano i preparativi per un matrimonio e abbiamo solamente potuto dare un’occhiata rapida dall’esterno. Spiez è famosa per i suoi vigneti che si vedono benissimo sulla collina dietro il castello giungendo dal lago e c’è anche un museo dedicato al vino.
Il battello da Interlaken, dopo Spiez, proseguiva la sua corsa fino a Thun che era la meta finale della nostra gita, ma è valsa certamente la pena di fare questa sosta intermedia approfittando del fatto che tra le due città circolano talmente tanti treni e bus (che impiegano rispettivamente circa 10 e 30 minuti) che non vale nemmeno la pena di correre in stazione. Dal lago, poi, è una passeggiata in facile salita di circa 20 minuti.
Un gioiellino medioevale
A Thun andai una volta sola, di sfuggita, tanti anni fa. Però, ci sono passato spesso col treno in direzione Berna e ho sempre visto la sagoma del possente castello, inconfondibile per le quattro torrette laterali. Questa è stata l’occasione buona per visitarlo.
Il centro storico di impianto medioevale sorge dove il fiume Aare esce dal Lago di Thun e forma un’isoletta oblunga, larga un centinaio di metri e lunga circa 600. Il nucleo antico della città si estende tra questa e la riva destra del fiume. Il Bälliz (così si chiama l’isoletta) è la zona dei negozi e dei mercati del mercoledì e sabato ed è collegato alla terraferma da numerosi ponti, per l’esattezza dodici.
Il più famoso si chiama Schleusen e sono le antiche chiuse che convogliavano l’acqua ai mulini. È un breve ponte in legno, stretto e coperto. Uno dei luoghi-simbolo della città, pittoresco e frequentato dai giovani che approfittano della corrente del fiume che qui è forte e turbinosa per cavalcare le onde con il surf.
Passate le Schleusen arriviamo nel cuore di Thun, la Mühlenplatz, la Piazza del Mulino. Qui si incontrano giovani e meno giovani per prendere qualcosa in uno dei tanti locali che si affacciano sulla piazza. Uno stretto passaggio ci conduce nella Obere Hauptgasse che, in italiano, significa Via principale superiore. È la strada più importante, un po’ perché è il “salotto buono” con i migliori negozi, e poi per la sua caratteristica, Dove oggi si passeggia tranquillamente (è infatti zona pedonale), nei tempi antichi passavano solamente i carri. I pedoni camminavano sui marciapiedi costituiti dai tetti delle botteghe e, pertanto, sopraelevati rispetto al piano stradale.
A metà della via c’è l’ingresso al posteggio comunale dove un ascensore ci evita la ripida salita al castello. L’ingresso non è molto ben distinto dai normali negozi e abbiamo fatto un po’ di fatica a trovarlo. In pochi istanti ci troviamo dinnanzi alla massiccia struttura del castello. Dal XII secolo troneggia su Thun e ospita il museo storico cittadino che abbiamo trovato molto interessante. Sala dopo sala, piano dopo piano, siamo giunti in cima da dove si gode una grande vista sul lago e sulla città dalle finestre delle quattro torrette angolari.
Una volta usciti dal castello, per andare verso la stazione siamo passati di fianco all’antica chiesa Stadtkirche e poi siamo scesi per la scalinata medioevale, un sentiero coperto di ben 221 gradini che ci ha riportato sulla Obere Hauptgasse.
Per tornare a Interlaken c’erano diverse possibilità: treno, battello, autobus. Noi abbiamo voluto fare qualcosa di nuovo e abbiamo preso il bus 21 che costeggia la sponda settentrionale del lago.
Ci mette quasi un’ora ma il panorama è splendido con il triangolo del monte Niesen che campeggia dietro il golfo di Spiez.
Info:
Turismo Interlaken: www.interlaken.ch
Eiger Express: www.jungfrau.ch
Turismo Spiez: www.spiez.com
Turismo Thun: www.thunersee.ch
Svizzera Turismo: www.myswitzerland.com/it-it/